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ISERNIA _ Isernia città dei servizi, della cultura e del turismo, dell’istruzione e centro propulsore di sviluppo dell’intera provincia? Un progetto di rilancio bloccato nei ritardi, nell’incapacità e nella mancanza di lungimiranza programmatica complessiva dell’amministrazione comunale di centro-destra. Un impulso alla rivitalizzazione del capoluogo di provincia può essere svolto da un uso appropriato dei tanti edifici di proprietà comunale per i servizi pubblici. Edifici, anche quelli idonei, ad oggi, per lo più chiusi.

Altri in attesa di finanziamenti per essere ristrutturati. Ritardi che, insieme ad altre scelte in tema di edilizia scolastica e al trasferimento di alcuni uffici demaniali ed enti nell’area nord della città (Questura, Camera di Commercio ecc.) causeranno una ulteriore desertificazione del centro della città. Tale processo lo si sta già vivendo con la chiusura o la minima utilizzazione di altri edifici, quali “San Giovanni Bosco”, “Ignazio Silone” e Liceo Classico “Fascitelli”. Mentre Palazzo Orlando, la Casa dello studente e Palazzo De Baggis pur essendo già funzionali non vengono utilizzati. Andando a ritroso nel tempo, sono da annoverare, soprattutto per la parte antica della città, il trasferimento della Facoltà di Scienze Matematiche dell’Università del Molise presso Pesche e la chiusura di altri uffici, con tutte le ripercussioni che ciò ha avuto. Oltretutto, mentre alcuni palazzi restano chiusi, il Comune paga il fitto per gli uffici tecnici di via Giovanni XXIII e del Giudice di pace.

In sintesi questo il quadro generale:
• Palazzo Orlando: dopo il trasferimento del corso di laurea di Scienze Politiche nella sede di via Mazzini al centro storico, è rimasto chiuso e, ad oggi, non si sa la destinazione d’uso futura di un edificio strategico posto al centro della città.
• Palazzo De Baggis: l’edificio, già ristrutturato, non è stato ancora aperto e reso fruibile. Sarà adibito a sede del Giudice di Pace o avrà altra destinazione d‘uso?
• Casa dello Studente: dopo l’infelice scelta di trasferirci temporaneamente la Materna della “San Giovanni Bosco” non si sa a che utilizzo sarà destinato: residenza per studenti universitari o altro? Ad oggi è chiuso.
• Ignazio Silone: edificio dichiarato inidoneo per le attività scolastiche, ad oggi non si sa se vi saranno trasferiti alcuni uffici tecnici comunali o se sarà destinato ad altra funzione e se sarà, comunque, ristrutturato.
• Palazzo D’Apollonio: in attesa dei finanziamenti Pisu; ancora non partono i lavori di ristrutturazione. Il suo utilizzo è una priorità per la rivitalizzazione del centro storico; pertanto, è necessario procedere anticipando anche fondi propri o della Regione.
• Biblioteca comunale F. Ciampitti: L’amministrazione comunale, che vuole puntare tanto sulla cultura, per non pagare il fitto dei locali di via Kennedy (poche migliaia di euro) l’ha chiusa ormai dal maggio 2008, ossia due anni e mezzo, in attesa di trasferirla in altra sede. Sembra nell’edificio in via Roma, presso la “Casa nel mondo”. Attualmente i libri sono imballati negli scatoloni.
• Edificio accanto alla chiesa in piazza Celestino V: dopo anni di ritardi è stato ristrutturato e sarà finalmente aperto per accogliere il Museo civico, recentemente istituito.
• Palazzo Jadopi: anche se non di proprietà comunale, è un edificio cruciale per lo sviluppo del centro storico in quanto dovrebbe ospitare gli uffici della Regione, ma ad oggi i lavori non sono stati ultimati ed è chiuso.
• Museo Santa Maria delle Monache: l’area espositiva dell’Homo aeserniensis è chiusa (la sala è in fase di ristrutturazione) e ora si è in attesa di aprire il Museo di La Pineta dove verranno allocati i reperti; ma i lavori di completamento per renderlo fruibile (dopo anni è arrivata una parte dei finanziamenti) non sono ancora iniziati a causa di questioni burocratiche tra il Comune di Isernia e la Soprintendenza archeologica. Si ritiene che il Consiglio comunale di Isernia è l’organismo a cui competono le scelte della programmazione individuando la priorità sugli interventi, definendo risorse effettive, tempi, modalità ed utilizzo, in modo da giungere ad una visione di insieme e progettare al meglio il futuro di questa città.

Maria Teresa D’Achille Consigliere comunale di Isernia Italia dei Valori

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