CAMPOBASSO _ “Il nuovo Statuto della Regione Molise, prevede norme che danno più incisività alla funzione di controllo e di valutazione. E’ necessario però avere, oltre il riconoscimento normativo e i meccanismi legislativi, anche “le gambe su cui lavorare”, ossia le strutture interne consiliari (già previste con apposito Servizio ed Uffici dedicati) ed un Organo politico di riferimento e di indirizzo delle stesse strutture, interno all’Assemblea e con una chiara connotazione bipartisan, con il compito di presiedere le attività di valutazione e controllo: il Comitato Paritetico per la valutazione delle politiche regionali. In tal modo sarà possibile avere la legittimazione politico-istituzionale che garantisca la possibilità di innescare i processi necessari per capire cosa avviene dopo aver prodotto una legge, chiarire i reali effetti delle politiche regionali e verificare il rispetto degli obblighi di informazione previsti da apposite norme, le cosiddette clausole valutative”.

Lo ha detto il Consigliere Regionale Antonio Chieffo al workshop nazionale “Come valutare le politiche pubbliche e prendere decisioni basate sull’evidenza” che si è svolto il 24 e 25 febbraio 2011 a Monteriggioni (Siena). L’incontro è stato promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative nell’ambito del progetto CAPIRE (Controllo delle Assemblee sulle Politiche e gli interventi regionali), e dal Consiglio Regionale della Toscana. “Ci siamo occupati – ha detto Chieffo analizzando quanto è emerso nei dibattiti dei due giorni di lavori seminariali – di un tema decisamente innovativo per la nostra Regione e anche per il nostro Paese: quello della valutazione delle politiche pubbliche, poiché non basta fare le leggi, occorre poi valutarne gli effetti, misurarne i risultati conseguiti. E’ necessario far diventare la valutazione delle politiche, attività decisiva per le Assemblee legislative Regionali e garantire che le Assemblee possano esercitare appieno la loro funzione di “controllo” sull’attuazione delle leggi da parte degli esecutivi. Avviare la funzione di valutazione come attività ordinaria delle Assemblee significa consentire l’esercizio pieno della funzione di indirizzo che, assieme all’attività legislativa, sono il fulcro dell’attività stessa dei Consigli Regionali. Questo processo, in definitiva, permette la stessa legittimazione del ruolo degli Organi Assembleari.

Per queste ragioni ritengo fondamentale la previsione del Comitato Paritetico per la valutazione delle Politiche regionali tra gli Organismi del Consiglio Regionale del Molise e proporrò la sua istituzione nel nuovo Regolamento Interno oppure con proposta di legge regionale percorrendo la via procedurale che lo consentirà nel più breve tempo possibile. La valutazione degli effetti delle politiche serve ai legislatori per capire quali modalità della legge sono state attuate, quali passaggi hanno presentato particolari problemi, quali si sono svolti positivamente, quali le cause di inadempienze o di impasse e, infine, se le leggi hanno prodotto gli effetti desiderati e quali i fattori di successo. L’inizio di un lungo percorso, dunque, una sfida che va lanciata per produrre elementi di conoscenza sull’attuazione delle leggi e per consentire ai consiglieri regionali di esercitare in modo più informato il loro ruolo di legislatori, riportando al centro della vita politica ed amministrativa i cittadini, coinvolgendoli nelle scelte come nella valutazione dei risultati: rispondere alle istanze dei territori, ma poi misurare i risultati conseguiti. Principi, quelli del “chiedere conto dei risultati ottenuti” e del “rendere conto” che sono stati affermati anche nella recente conferenza su “la buona governance”, promossa dalla Commissione Consiliare per gli Affari Comunitari da me presieduta.”

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