Lorenzo Cesa
Lorenzo Cesa
TERMOLI – Incontro riservato a Vasto tra i Coordinatori regionali UDC del Molise Teresio Di Pietro, Michele Cocomazzi e Giuseppe Sabusco, accompagnati, nell’occasione, dal candidato alle comunali termolesI Vincenzo Ferrazzano, con il Segretario Nazionale Lorenzo Cesa, a latere di una sua convention nella cittadina abruzzese.

Il summit, svoltosi il 1 maggio, si è reso necessario onde ribadire la piena sintonia della dirigenza regionale UDC e della sua intera compagine termolese con il Segretario Cesa, sul presupposto chiaro e netto di un appoggio incondizionato alla candidatura dell’esponente nazionale nella prossima tornata elettorale europea quale capolista in Molise e nell’intera Circoscrizione del Sud Italia, circostanza questa che, su presupposti di chiara e serena condivisione, ha suggerito di rinunciare spontaneamente al simbolo scudo crociato nella competizione locale nonostante il pieno possesso, a tutt’oggi, del medesimo simbolo e della delega a rappresentarlo nelle mani dell’Avv. Michele Cocomazzi, onde favorire l’auspicata convergenza sul nome di Lorenzo Cesa da parte degli alleati nella competizione europea.

Una decisione sofferta, come sottolineato dallo stesso segretario Nazionale, ma necessaria. Di converso, la confluenza di tutti i candidati UDC, nelle elezioni comunali, nella lista dei “cugini” Popolari per l’Italia dell’On. Mario Mauro che, con gli scudo crociati condividono appieno l’esperienza dei gruppi parlamentari, si è’ tradotta come la migliore sintesi in funzione di una collaborazione progettuale che in prospettiva futura vedrà, di certo, costruire insieme la casa comune dei Popolari Italiani.

Era questo un chiarimento dovuto all’opinione pubblica e agli elettori nell’intento di porre fine ad un fiume di polemiche e di strumentali distorsioni e nella ferma convinzione di non voler raccogliere il guanto di sfida lanciato da chi ha interesse a fomentare ulteriormente con lo stile della vessazione, della millanteria e della vendetta personale. Invitiamo piuttosto tutti a trasferire su terreni più consoni e legittimati dell’onestà intellettuale il confronto, ovvero su quelli del consenso e dei programmi per il bene della comunità.

Certamente non risponderemo più, se non con i numeri, a qualsiasi ulteriore provocazione. L’UDC e i Popolari per l’Italia sono e resteranno compatti e come tali proseguono il loro percorso verso la vittoria elettorale finale.

IL COORDINAMENTO REGIONALE UDC
IL COORDINAMENTO CITTADINO UDC DI TERMOLI

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2 Commenti

  1. ONDIVAGO
    Per l’UDC, CESA, CASINI e gran parte dei suoi aderenti, amministratori e candidati, una sola definizione di natura puramente politica: “ONDIVAGHI E OPPORTUNISTI”. In Molise, e in particolare a Termoli, l’UDC è finito quando lo ha lasciato Di Giandomenico. Dopo è diventato il partito scendiletto di Iorio, prima, e anche di Frattura, dopo. Chiedo a Velardi, da una parte, e Sabusco e Cocomazzi, dall’altra: quale è l’UDC? Quella di Campobasso (dove sostiene il candidato del centrosinistra) o quella di Termoli (dove sostiene il candidato del centrodestra)?

  2. La verità
    Oggi tutto è chiaro:
    – Cocomazzi aveva già raggiunto l’accordo con Frattura da molto tempo prima delle solite schermaglie per la individuazione del candidato sindaco del centrodestra; soprattutto egli sapeva che non aveva alcuna speranza di esserlo.
    – Ferrazzano potrebbe avere qualche chance di entrare in consiglio regionale.
    – Entrambi hanno fatto finta di tentare la strada della soluzione moderata coinvolgendo, senza peraltro averne l’assenso, una figura credibile come Campopiano; era tutta una sceneggiata…
    Alle prossime puntate