TERMOLI _ “E’ il Consiglio Regionale del Molise legittimato ad organizzare una programmazione sanitaria del territorio non il funzionario nominato dal Governo”. E’ il presupposto su cui si basa la diffida stragiudiziale del Comune di Termoli predisposta dall’avvocato di Campobasso Vincenzo Iacovino nei confronti del Commissario alla Sanita’ Filippo Basso, dei Ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in merito alla bozza di Piano sanitario regionale predisposta dallo stesso Basso.

Secondo il legale la competenza della programmazione sanitaria in regione è del Consiglio regionale ed il provvedimento di nomina della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Fillippo Basso in qualità di commissario alla sanità in Molise non comprende la stesura del Piano sanitario. Secondo Iacovino quell’atto amministrativo va contro la Costituzione, la legge regionale del 2006 e la stessa autonomia regionale. Di conseguenza sarà impugnato.

Sempre secondo l’avvocato, il Consiglio regionale del Molise ha mantenuto la competenza in materia di programmazione della sanità ma non ha sollevato il conflitto di attribuzione preferendo lasciare tutto com’è oggi, ovvero tagliare la rete ospedaliera pubblica favorendo di fatto alcune strutture private.

I posti letto delle Ircss del Molise non possono essere utilizzati per la sanità pubblica _ hanno detto sottolineato gli amministratori comunali di Termoli perchè servono ad un target specifico di malati”.
Per il Presidente del Consiglio comunale Alberto Montano la battaglia intrapresa dall’Amministrazione: “non è una guerra di campanile ma la tutela degli ospedali del Basso Molise: il Vietri di Larino ed il San Timoteo di Termoli. Un malato di Termoli se non trova riscontro nel presidio cittadino difficilmente va a Campobasso ma si sposta con più facilità verso Vasto con un grosso danno per la Regione Molise che dovrà pagare per la mobilità passiva”.

”Il consiglio regionale del Molise ha fatto un atto di formale dissenso e contestazione rispetto alla bozza Piano sanitario _ ha spiegato Iacovino _ ma sarebbe stato utile che avesse sollevato il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale, come ha fatto Napolitano rispetto alla magistratura nel momento in cui e’ stato sottoposto ad intercettazione. Noi possiamo sollevare una questione di legittimita’ costituzionale perche’ il conflitto di attribuzione lo deve fare l’organo che si sente defraudato delle sue competenze. Il Consiglio regionale avrebbe potuto sollevare il conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale e bloccare il Piano. In questa vicenda e’ coraggioso quello che sta facendo il Sindaco di Termoli”.

Domani 21 gennaio il Sindaco di Termoli parteciperà a Campobasso alla Conferenza dei sindaci sul Piano sanitario a cui presenterà la diffida chiedendo a tutti gli amministratori locali di esprimersi a sostegno di tale azione contro il Ministero e Presidenza del Consiglio.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa