TERMOLI – Il Sindaco Basso Antonio Di Brino, con l’assistenza dello studio dell’Avvocato Vincenzo Iacovino del Foro di Campobasso, ha siglato l’atto di significazione e diffida nei confronti della Regione Molise invitando alla revoca, anche in autotutela, del Piano Sanitario Regionale adottato dal Commissario ad acta Filippo Basso. L’atto di significazione e diffida è stato prima di tutto indirizzato al presidente della Giunta regionale del Molise, in qualità di commissario ad acta per il Piano di Rientro, il quale è stato invitato ad adottare tutti gli opportuni e necessari provvedimenti volti alla revoca, anche in autotutela, del Piano Sanitario Regionale adottato dal Commissario ad acta Filippo Basso attualmente al vaglio del Tavolo Tecnico, oltre che ad adottare ogni opportuna iniziativa e provvedimento volto a garantire l’autonomia regionale ed il rispetto delle regole, comprese quelle di rango costituzionale.

Nello stesso documento si invita e diffida il Consiglio regionale a dar seguito alla procedura già avviata mediante l’approvazione del Piano Sanitario Regionale e comunque a far valere ogni diritto innanzi alla Corte Costituzionale e ogni altro diritto dinanzi alle competenti autorità giudiziari. Anche l’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche Sociali, il direttore generale della Direzione generale per la Salute e il Direttore Generale dell’Asrem, sono stati invitati a voler adottare ogni opportuno e consequenziale provvedimento. E’ stata inoltre invitata e diffidata la Conferenza permanente per la Programmazione sanitaria e socio sanitaria della Regione Molise, a prendere atto delle motivazioni contenute nella diffida e a condividerne il contenuto e le osservazioni, facendosi parte attiva i tutte le sedi istituzionali per la risoluzione della problematica denunciata, riappropriandosi così del ruolo di programmazione violato, con espresso invito ad astenersi dal formulare eventuali osservazioni al Progetto di Piano Sanitario Regionale rassegnato dal dr. Filippo Basso e, comunque, dal dare seguito all’avviato procedimento. Il tutto con espressa riserva di far valere ogni diritto e interesse legittimo innanzi alle competenti autorità giudiziarie amministrative, civili, penali e contabili.

“Si tratta di un atto che segue tutte le altre iniziative volte a neutralizzare la proposta di Piano Sanitario Regionale dal Commissario ad acta Filippo Basso e dal Sub Commissario Rosati – commenta il sindaco Basso Antonio Di Brino – che penalizza l’offerta sanitaria dell’Ospedale S. Timoteo e dell’intero basso Molise, considerata anche la prevista chiusura dell’Ospedale di Larino. Non solo una contestazione sulla legittimità dell’atto, ma anche una rilevazione sostanziale, perché la proposta del dr. Basso si basa su una formulazione meramente ragionieristica, con tagli trasversali e strutturali senza tener conto delle effettive esigenze di cura ed assistenza dei cittadini del basso Molise; ed anche perché la proposta non è corredata da uno studio epidemiologico a sostegno delle scelte fatte.

Infine, ma non per ultimo, riteniamo che col depotenziamento di Termoli e la prevista chiusura di Larino, aumenterà in misura esponenziale la mobilità passiva verso gli ospedali delle regioni limitrofe, determinando aggravamento dei costi per la Sanità molisana. Nessun risparmio quindi, ma solo aggravi di spesa per le già dissestate finanze regionali”. Su questo tema è convocata per martedì 18 giugno alle ore 10,30 in Municipio, un’apposita conferenza stampa alla quale prenderà parte, oltre al sindaco Di Brino, anche l’avvocato Vincenzo Iacovino.

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