CAMPOBASSO – Il calo dei consumi, l’inasprimento della pressione fiscale, la restrizione del credito alle imprese da parte degli istituti di credito sono – a nostro avviso – i punti cardine da affrontare , tutti insieme,con la contestuale restituzione alle Regioni della facoltà di regolamentazione delle aperture degli esercizi commerciali nei giorni festivi e le domeniche. Il nostro impegno vuole concretizzarsi anche attraverso confronti immediati e decisi, con tutti i livelli istituzionali, per avanzare delle proposte con cui – sempre secondo il nostro modesto modo di vedere – si può provare a combattere la crisi.

Bisogna, sostanzialmente, concentrare l’attenzione ed i provvedimenti, almeno nell’immediato, sui seguenti aspetti: – Favorire attività confidi per il credito alle imprese; – Sospensione dei pagamenti, da parte delle imprese, alle finanziarie e/o banche,relative alla restituzione rateale di sovvenzioni già avute (senza ulteriori aggravi per interessi) anche mediante “nuovo piano di restituzione” più agevole;
– Meno costi sul lavoro e meno burocrazia; – Ridurre le aliquote IRPEF per i redditi medio bassi e ridurre l’IRAP per le PMI;
– Scongiurare aumento IVA dal 21% al 22%; – Escludere IMU da immobili strumentali e prima casa; – Rivedere riscossione coattiva per debiti tributari e favorire rateazione;
– Rivedere i criteri di applicazione della TARES ; – Ridurre i costi a carico delle imprese per l’utilizzo della moneta elettronica; – Più negozi di vicinato per città più sicure; – Aperture domenicali solo quando serve e ritorno competenze alle Regioni;  Più infrastrutture per favorire la crescita del turismo”.

Affrontando, con la necessaria tempestività queste tematiche, siamo convinti che le PMI potranno tornare ad avere quel ruolo di volano dell’economia del Paese che, da sempre, hanno avuto, contribuendo così alla effettiva “rinascita” della nostra Italia: è una “battaglia” che Confimpresa è pronta a combattere per “vincere” contro la crisi. Luigi Zappone

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