L’Agrario di Larino
LARINO _ Prendono il via, sotto i migliori auspici, le attività dell’IT ”San Pardo” come soggetto attivo e capace di incidere sul tessuto pro-duttivo del territorio molisano, con parti-colare riferimento alla Valle del Biferno. E’ giunto a conclusione, infatti, l’iter avviato con la descrizione delle prescrizioni conte-nute nel Decreto del Ministero delle Attività Produttive n.55/01/2002, che autorizzava Sorgenia Power SpA – all’epoca: Energia SpA – alla costruzione ed alla gestione di un im-pianto di produzione di energia elettrica a ciclo combinato, della potenza di circa 750 MW, all’interno del perimetro del Consorzio Industriale di Termoli (Biferno).

Considerato che il decreto prescrive la “Si-stemazione paesaggistica e vegetazionale del sito di Centrale e delle aree adiacenti”, con la precisazione che si tratterà di inter-venti al verde e di rinaturalizzazione su una superficie minima di 5 ettari, una laboriosa serie di incontri tra i Dirigenti delle due “a-ziende” ha consentito di mettere a punto un’impegnativa e complessa collaborazione, formalizzata e ufficializzata da apposita Convenzione. La progettazione di quanto prescritto e l’iter autorizzativo degli interventi, completo dell’approvazione da parte della Regione Molise e del Comune di Termoli, si è conclu-so all’inizio del 2009, con un piano operati-vo che interesserà una superficie di oltre 6 ettari (ha 6.11.02), non solo i 5 ettari pre-scritti. I migliori auspici di cui si parlava sono frutto della considerazione che il progetto che l’IT “S. Pardo” si è impegnato a realizzare, e che oggi prende avvio, riguarda le persone che operano nell’ambito dell’IT…,con particola-re riferimento agli alunni, soprattutto quelli delle prime classi.

Saranno, infatti, gli iscritti di oggi che, attra-verso i loro interventi di studio, di controllo laboratoriale e in campo, di verifica scienti-fica, daranno corpo e valore ad una relizza-zione che li accompagnerà per l’intero quinquennio!! Avete letto bene, un intero quinquennio. Nella scuola, troppo spesso accusata di es-sere prossima allo sfascio e incapace di pro-grammare anche solo per quadrimestri, si prospettano anche opportunità con cui con-frontarsi a lungo termine. Avendo individuata l’occasione, abbiamo espresso la conoscenza tecnica acquisita e l’esperienza maturata nella gestione dell’azienda agraria ottenendo, come Isti-tuto Tecnico Agrario, l’incarico di realizzare un intervento che prevede attività per un arco temporale che abbraccia l’intero quin-quennio di preparazione dell’alunno nella scuola, anzi lo supera dilatandosi a 6/7 anni, con la possibilità di coinvolgere anche gli attuali alunni della prima e della seconda media, che si iscriveranno all’ IT “San Par-do”. Un ruolo significativo, anzi determinante, per questa prestigiosa opportunità che si offre alla Scuola va riconosciuto alla sensibi-lità del management della Sorgenia Power SpA nelle persone dell’Amministratore De-legato, Ing. Alberto BIGI e del Responsabile dell’Impianto, Ing. Michele CASO. Sin dal primo colloquio con il Dirigente della Scuola, sia l’ Ing. Alberto BIGI, sia l’Ing. Michele CASO, dopo aver scartato tutte le altre ipotesi sul tappeto, certamente più usuali ed ortodosse, come poteva essere l’affidamento della realizzazione del proget-to a fornitori “commerciali”, hanno preferi-to l’ITA per le garanzie di trasparenza e di affidabilità scientifica, oltre che tecnica, che il contesto educativo, specifico del settore e di alto livello,offriva.

Non poche sono state le richieste cui Sor-genia ha accolto, con una lungimiranza e una disponibilità che le fanno onore come, ad esempio, la modalità con cui saranno effettuati i pagamenti; nella fase iniziale, infatti, saranno anticipati rispetto all’esecuzione delle opere e questo per evi-tare le lungaggini amministrative, normali in ambito scolastico, velocizzando, così, la rea-lizzazione delle strutture di supporto alla moltiplicazione delle essenze vegetali da impiegare negli interventi di rinaturalizza-zione con specie autoctone. Alcuni riferimenti temporali e qualche ulteriore dettaglio relativo al progetto. L’intervento richiesto a Sorgenia e, con la Convenzione, demandato all’Agrario dell’I.T.”San Pardo” è orientato in modo primario alla tutela ed al miglioramento del-la funzionalità ecologica e delle caratteristi-che naturali della sponda del fiume Biferno. Sulla sponda in questione è tipica una ve-getazione ripariale con prevalenza di pioppi e salici in vicinanza dell’acqua, mentre si ha una prevalenza di querce man mano che ci si allontana dall’acqua.

L’importanza scientifica di quanto si dovrà realizzare ed il ruolo qualificante e di garan-zia che la Scuola assume su di sé discende dall’essere, il tratto del fiume Biferno inte-ressato, ricompreso all’interno di un Sito di Interesse Comunitario (“SIC IT7222237 – Fiume Biferno dalla confluenza del Cigno alla foce esclusa”). Entro quest’area si procederà alla ricostitu-zione della vegetazione spontanea propria di un Habitat di interesse comunitario tipico dei fiumi mediterranei a flusso permanente, con filari di salici e pioppi sulle sponde (“Habitat n. 3280 – Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspalo-Agrostidion e con filari ripari di Salix e Popu-lus alba”). A questo intervento, prevalente anche per l’estensione, circa 4 ettari dei 6 interessati, si affiancano altri due che risultano essere particolarmente importanti per la rilevanza ambientale e paesaggistica, fondati come sono sulla ecologicamente preziosa reintro-duzione di due specie autoctone pratica-mente scomparse dall’area.

La prima è la tartaruga palustre (Emys hor-bicularis), compresa nella lista delle specie per le quali è raccomandato agli Enti di pro-tezione di procedere ad interventi di con-servazione. Questa testuggine sarà ‘reintro-dotta’, nel senso che si realizzeranno le mi-gliori condizioni ecologiche perché possa riprodursi e quindi diffondersi. Il sito più idoneo per questo prezioso inter-vento eco-ambientale è stato individuato nell’area di esondazione del Biferno, presso Campomarino, in vicinanza del ponte sulla SS 16ter Adriatica e del quadrivio. L’altra specie sulla quale si interverrà è la Quercia di pianura, nota come Farnia (Quercus robur L.), compresa nella lista Rossa delle specie a rischio di estinzione; dal Basso Molise questa quercia maestosa è praticamente già scomparsa, nonostante che nell’area, in un passato non troppo re-moto, fosse molto diffusa (gli ultimi esem-plari popolavano il “BoscoTanassi”). Con questo intervento la Quercia di pianura sarà reintrodotta e, quindi, se ne favorirà l’ulteriore diffusione. L’impegno tecnico-scientifico dell’IT “San Pardo” sarà quello di occuparsi della sua moltiplicazione, a partire dal genoma autoc-tono, sostenuto dalla collaborazione con il Corpo Forestale e con l’alto contributo scientifico dell’Università del Molise attra-verso un Dottorato di Ricerca.

Il Preside Prof. Giovanni Luccitelli

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