Prepensionamento per Petrosino a partire dal prossimo 1 luglio

Donato Petrosino
Donato Petrosino
TERMOLI _ Le stagioni della politica dirette dagli uomini, quali essi siano, ambigui o trasparenti, leali o irriverenti, saggi o insipienti, non sempre consentono di vivere ambienti in cui si è da tutti accetti, desiderati, graditi ed accelerano così importanti decisioni di vita. L’epilogo della mia breve, ma intensa, esperienza professionale a Termoli, con tutti gli impulsi emotivi che può aver ingenerato sin dall’inizio per non essere – a prescindere da ogni altro requisito – nativo termolese, desiderei che rientrasse nella logica di un sistema, condiviso o meno, poco importa, che vuole il ruolo del segretario comunale precario, debole, impotente al momento del ricambio degli scenari politici e degli apparati organizzativi.

Dura lex sed lex! Le decisioni fiduciarie, infatti, per legge non si discutono, magari garbatamente si preavvertono senza riserva mentale, senza bisogno alcuno di stringersi la mano in segno di intesa coniugata al futuro, ma, una volta prese, si eseguono senza discuterle, senza tentennamenti, senza struggimenti, senza rancori, senza mai farsi sfiorare dall’idea di avversarle magari con espedienti di ottuso antagonismo.

Altri, proprio di recente, qui a Termoli, lo hanno fatto, lo fanno ancora, si sono dedicati, si sono consegnati alla pratica immorale della delazione, appena velata dall’anonimato, ma questa cosa mai mi ha riguardato; ne sono stato, invece, in questi anni ripetutamente vittima predestinata per essermi imposto di servire, come si conviene ad un professionista leale, l’istituzione comunale e chi in quel momento, da eletto dal popolo, la rappresentava.

Mi affligge, per questo, l’idea che qualcuno, ultimo arrivato, sia pure vecchio di mestiere, incalzato dall’edonismo della politica, sapendo di mentire, abbia potuto strumentalmente insinuare il sospetto della “gola profonda”, promuovendo di me un’immagine diversa da quella vera e veicolando così opinioni davvero insensate; il tempo è galantuomo e saprà smentire il bugiardo! Avrei preferito completare in serenità, con la mia carriera, un percorso cominciato poco più di tre anni fa tra mille difficoltà di ordine politico e tecnico, quali, per citare solo gli episodi principali a tutti noti, le ricorrenti, mai dome, crisi di maggioranza, l’incalzante percussione dei gruppi di opposizione, lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, la gestione commissariale straordinaria, i mutamenti dei vertici dirigenziali, l’assunzione diretta di funzioni dirigenziali carenti di titolari, la conflittualità sindacale rilevata all’interno della struttura, la consistenza di debiti antichi da ripianare senza creare condizioni di sofferenza finanziaria irreversibili, la ristrutturazione degli organici, le riforme regolamentari. Ne esco professionalmente arricchito e pieno di valori umani rigenerati dal contatto quotidiano con tutti i dipendenti che ringrazio per il loro apporto collaborativo, diversificato certamente dall’impegno individuale che conosco.

Nei confronti di tutti mi scuso per tutte le volte che da incompreso non sono riuscito a comprenderli adeguatamente. Mi mancherà nei prossimi giorni il saluto di coloro che spontaneamente non lo hanno mai fatto mancare, ma anche quello che mi è stato tolto da chi ha pensato di voltarsi dall’altra parte per ragioni ad entrambi note; porto con me il ricordo di tutti, ma sarà più bello ricordarsi di quanti, e sono davvero tanti, mi sono stati vicini fino all’ultimo giorno di questo duro lavoro arido di gratificazioni esterne. Ringrazio l’ex Sindaco Greco per avermi scelto e per le note di merito che ha voluto dedicarmi; ringrazio il Sindaco Di Brino per il giudizio molto positivo che, da termolese, ha espresso su di me, pur non termolese, risultando questo suo convincimento molto più apprezzabile perché reso dal punto di osservazione di un consigliere di opposizione.

Saluto gli assessori comunali, i consiglieri comunali neo eletti, gli ex assessori e consiglieri comunali cessati anticipatamente dalla carica. Ricordo, tra loro, con grande commozione, il compianto consigliere comunale Antonio Salome, ricco di quella sana termolesità che è espressione di grande intelligenza ed apertura al dialogo e al confronto con gli altri. Senza smentire le voci che lo danno per irriducibile sostenitore di una certa scelta, solo per debito istituzionale, auguro buon lavoro al Presidente del Consiglio, che, finalmente, potrà essere diversamente assistito già dal prossimo consiglio comunale da persona di sua fiducia. Un saluto a tutti gli organi di stampa nei confronti dei quali mi scuso se, motivatamente, in tutto questo periodo, mi sono sempre sottratto dal fornire loro notizie che, a mio giudizio, dovevano rimanere riservate o loro trasferibili solo dai canali istituzionali. Una semplice stretta di mano, ma di grande significato per me, alla Città di Termoli e ai termolesi, consapevole che per loro si poteva dare di più, ma anche che si dovrà fare di più da parte di chi oggi ne amministra le sorti, sperando che in questi possa prevalere sempre sull’interesse personale il senso del dovere, dell’onestà intellettuale e del rispetto dell’avversario.

Donato Petrosino

Articolo precedenteDi Narzo della Provincia esprime solidarietà a giornalisti Nuovo Molise
Articolo successivoConvenzione tra l’Agrario di Larino e Sorgenia spa per progetto mitigazione ambientale alvei fluviali

8 Commenti

  1. Parole belle parole da parte di una persona colta, professionalmente preparata e capace.
    Rimane un solo dubbio. Possibile che il dottor Petrosino non si sia accorto che il suo era in incarico “politicizzato” e basato sulla fiducia? Non aveva calcolato che con il cambio di schieramento politico al vertice la sua posizione era, naturalmente ma non giustamente, in pericolo?

  2. Meritocrazia anche per Segretari
    Cari Politici di “Turno”, perché non fate un bel concorso nazionale per la carica di segretario del Comune di Termoli, così si eviteranno in futuro di avere Segretari messi dagli “Amici” e le “giuste epurazioni“!

  3. Segretario dipendente della Prefettura
    Si dovrebbe tornare al vecchio sistema, ovvero il Segretario Comunale dovrebbe essere dipendente della Prefettura, così si eviterebbero eventuali pressioni da parte del Sindaco e Amministratori vari, si eviterebbe anche che qualche aspirante all’incarico faccia campagna elettorale con la speranza di accattivarsi le “simpatie” da parte del futuro sindaco, e può essere sollevato dall’incarico solo dal Prefetto. Ma, quello che più interessa è ridare la totale libertà di poter esprimere i pareri di legittimità sugli atti amministrativi.Mentre ora c’è il rischio che il Segretario possa pensare che ” tengo famiglia” e non sempre tiene duro assumendo posizioni sgradevole al sindaco e agli Amministratori di turno.

  4. …siete sicuri che serve il Segretario Comunale? con tutti quei dirigenti a cosa serve? a interpretare le leggi gli statuti ecc…il caro Antonarelli cosa doveva chiedere al Segretario, le leggi comunali o i regolamenti comunali, e perchè loro, i Consiglieri, non se li sanno leggere?

  5. x brutto anatroccolo
    Ma L’Antonarelli citato è per caso l’avvocato? se così fosse la difesa a spada tratta del dottor Petrosino si può spiegare solo per motivi di schieramento politico o incapacità di interpretare leggi e/o regolamenti comunali.
    E’ proprio vero che a volte il silenzio è d’oro…