Luigi Velardi
TERMOLI _ La mia risposta ai Sindaci del Basso Molise – ha dichiarato l’assessore Velardi – ha il solo scopo di chiarire la mia personale posizione, e quella dell’UDC, sulla vicenda Cosib. Francamente il comunicato dei Sindaci pare suscitato da uno spirito polemico che non posso condividere, anche perché il mio intervento era ed è nel segno della ricomposizione, istituzionale e politica, per la tutela degli interessi dell’intero territorio e non di una parte solamente : in questo senso Termoli è una parte omogenea e non trascurabile di questa area e non si capisce come si possa pensare alla tutela e promozione del territorio isolando la sua città più importante.

In maniera molto pacata, nel mio comunicato stampa, ho cercato di spiegare questa posizione che non contempla alcun scontro di interessi, ma che prende , invece, atto di una realtà , e cioè che le maggiori forze imprenditoriali, la spinta propulsiva anche nel campo dei servizi , muove da Termoli e si espande al territorio circostante. Dobbiamo essere , tutti insieme ,consapevoli che non ci sarà futuro per le aree industriali senza un ruolo maggiore delle forze imprenditoriali ed un ridimensionamento della gestione politica.

Il mio partito è impegnato solo su questo aspetto e non prende, di certo, posizione nelle diatribe interne al PDL, anche se sono – continua Velardi – pienamente consapevole delle manovre poste in essere per conseguire obiettivi che vedono la vicenda Cosib strumentale a ben altro. Non mi riconosco, perché non appartengono alla mia storia politica, in concezioni di egemonia politica , perché non ho mai preteso alcuna sudditanza, né mai chiesto alcuna sudditanza politica o atto amministrativo a tutti i sindaci che hanno firmato il comunicato. Non mi riconosco nei ruoli di manipolatore di opinioni e coscienze; né di padrino di cordate politiche ; né di aspirante in erba di ruoli di leadership .Mi limito semplicemente a fare ciò che ritengo giusto : in questa vicenda la solidarietà a Di Brino si deve leggere come appoggio al Sindaco di Termoli, che è tutore massimo degli interessi della città, e non ad un esponente di una parte del PDL. Quanto, poi, alla mia fulminazione, rectius conversione, se vogliamo adoperare il latinorum dell’agnosco stilum del comunicato, devo riferire che sì è trattato di un incontro richiestomi dal Sindaco di Guglionesi per motivi suoi privati, che ,se lo ritiene , può liberamente rendere pubblici.

Infine, vorrei chiedere – continua Velardi – ai Sindaci se davvero ritengono di aver realmente garantito la stabilità di governo dell’Ente, in assenza dei rappresentanti di Termoli. Io sono convito del contrario e sento, sinceramente , di rivolgere loro un appello a riaprire, insieme a Di Brino, il dialogo per trovare una soluzione condivisa, che può essere il risultato politico di un confronto come pure di una revisione organica della legge sui consorzi. In vicende come questa a nulla servono le polemiche , che per quanto mi riguarda vanno subito messe da parte, e, soprattutto, non sarebbe segno di saggezza e di lungimiranza rifiutare il confronto sulle ragioni di Termoli, che vanno considerate perlomeno su un livello di pari dignità istituzionale . Sono solo queste le ragioni che mi hanno indotto a richiedere un tavolo di confronto fra i partiti di maggioranza

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