Per la Gatti in Provincia non c’è una crisi politica ma una lotta interna e fratricida

Erminia Gatti
TERMOLI _ La portavoce di Costruire Democrazia, Erminia Gatti, interviene sulla crisi in Provincia e sulle recenti dichiarazioni dell’Idv, che avrebbe deciso di uscire dalla coalizione di centro-sinistra, accusando il Presidente D’Ascanio e il Pd di “inciucio” con Michele Iorio. “Accadono cose incredibili, in questo Molise” afferma la Gatti “basta leggere le dichiarazioni sulla crisi in atto, rese dal capogruppo Idv alla Provincia, Cristiano Di Pietro, per rendersene conto. Se non fosse che il tempo è galantuomo, e delle vicende umane e politiche restano tracce e documenti, si potrebbe quasi dar credito alle ragioni che egli tenta di sostenere.

Ma purtroppo per lui, è un fatto storico che, alla Provincia, l’Idv stia pagando il prezzo delle proprie scelte, pur così orgogliosamente rivendicate e sbandierate dalla stessa dirigenza ad ogni occasione. Purtroppo, la crisi a Palazzo Magno non ha nulla di politico perchè è una lotta interna e fratricida tra correnti dello stesso Idv. Ma come, Antonio Di Pietro non aveva inaugurato, solo pochi mesi fa, il mitico Cantiere 2011 per costruire l’alternativa a Iorio, con il buon Nicola D’Ascanio sul palco d’onore? Temo che quel che resta dell’Idv, preso dalla smania di cercare colpi mediatici ad effetto, tra improbabili documenti e conferenza stampa, si sia dimenticato di dare un’occhiata alla storia recente di casa propria.

C’è un solo leader che finora, spaccando consapevolmente e testardamente il fronte del centrosinistra ad ogni occasione utile, ha aiutato Michele Iorio a vincere. C’è un solo partito che, nel momento di massima difficoltà di un Governatore pluri-indagato, in una Regione sull’orlo del fallimento politico ed economico, sceglie di sfilarsi. L’Idv annuncia che correrà da sola, alle prossime competizioni elettorali, e si chiama fuori dal centrosinistra. Iorio ringrazia, come senz’altro avrà ringraziato a Montenero e Termoli: altro che fantasiosi accordi, imputati a chi oggi non si piega alla volontà del leader maximo, la realtà è infinitamente più semplice e banale!

A Cristiano Di Pietro, che oggi si indigna per l’assenza di alcuni consiglieri dell’opposizione che di fatto hanno consentito a D’Ascanio la tenuta dell’ente, vorrei ricordare che soltanto due anni fa, nell’estate del 2008, l’Idv aveva definito “senso di responsabilità istituzionale” l’imbarazzante inciucio che permise la sopravvivenza dell’amministrazione D’Ascanio, grazie all’accordo con il noto esponente di centrodestra Remo Grande, ricompensato addirittura con la presidenza del Consiglio, nel silenzio assordante del leader della legalità. I più attenti, poi, ricorderanno che la Provincia di fatto già contava il voto di un ex esponente dell’opposizione: Maurizio Tiberio, fondatore di Forza Italia a Campobasso, eletto nel centrodestra, transitato nel Pd ed infine arruolato nell’IDV senza alcun imbarazzo, assieme a D’Ascanio ed altri tre consiglieri. Era solo novembre scorso, ed il costo di un’emorragia di iscritti, amministratori e dirigenti del partito non aveva scalfito minimamente le intenzioni di Di Pietro e i suoi.

La storia insegna, anche quando qualcuno si distrae. Già nel 2008 D’Ascanio, disattendendo le indicazioni provenienti dai vertici del suo partito, allora Pd, decise “in autonomia” di sfiduciare un assessore del proprio partito e nominare un assessore a lui gradito: incredibile, parliamo dello stesso Nagni che oggi Di Pietro jr avrebbe voluto a tutti i costi designare assessore in quota all’Idv! Allora, mantenere la Provincia barattando l’appoggio di Remo Grande con la presidenza del Consiglio fu atto di responsabilità politica, secondo l’Idv, che per cucire questa operazione perse una casella istituzionale prestigiosa: allora, infatti, il presidente del Consiglio era l’Idv Michele Borgia, ma la sopravvivenza dell’ente fu considerata ovviamente più importante del ruolo.

Oggi, quello stesso Michele Borgia è stato espulso dal partito per avere appoggiato nuovamente il Presidente D’Ascanio, secondo le medesime modalità di allora, ma con con protagonisti diversi: è evidente, allora, che parliamo di un problema di uomini e poltrone, non certo di correttezza del metodo o di strategia politica. Lo si può dire, con tutta la serenità che deriva al gruppo di Costruire Democrazia dalla scelta di rimanere estranei alla vicenda, e quindi neutrali rispetto a tutte le parti in causa. Tanto altro ci sarebbe da raccontare, ma tanto basta per evidenziare lo stato confusionale in cui versa certa politica. Ora, il fatto che qualcuno tenti di far passare tutto questo come un alto profilo strategico, e continui ad autoproclamarsi difensore ultimi della legalità e dell’opposizione a Michele Iorio fa semplicemente sorridere. Di più: marca la distanza siderale fra le questioni di poltrone che appassionano molti politici e le questioni che sono vitali per i cittadini, a cui ben difficilmente una classe dirigente troppo impegnata nell’autoconservazione può dare risposte.

Almeno, però, si evitino gli scenari di fantapolitica e si chiamino le cose con il proprio nome: i partiti “migliori a prescindere” hanno già dato piena prova di come le battaglie per legalità e il rinnovamento non abitino in Molise. A proposito, ci piacerebbe molto vedere qualche parlamentare dell’Idv occuparsi attivamente, oltre che dei dipendenti degli enti lirici (come abbiamo letto nei giorni scorsi…) anche di qualche vicenda molisana: la sanità a pezzi, la morte dell’agricoltura, le operazioni spericolate che interessano l’agroindustria, le infiltrazioni mafiose che avrebbero attraversato la “cricca” arrivando anche a toccare la ricostruzione di San Giuliano, l’ombra lunga della malavita sull’eolico molisano (in prima pagina sul quotidiano nazionale Il fatto, il 1 luglio) soprattutto considerato che l’on. Antonio Di Pietro è membro della Commissione Antimafia. Ecco, forse se si ripartisse da questo, si darebbe la prova più convincente che il Molise interessa davvero all’Idv e che è possibile costruire un’alternativa a Michele Iorio”

Erminia Gatti

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1 commento

  1. Portavoce di costruire cosa? Ma per favore, Dottoressa Gatti…La preghiamo di tornare a fare la mamma che forse e’ meglio per tutti! Dopo la sonora sconfitta e fallimento personale ha ancora il coraggio di fare comunicati stampa sensa senso???? La capisco, ha bisogno di visibilita’ visto che ad oggi conta come il due di picche, pero’ a tutto c’e’ un limite…. Le do un consiglio, passeggi di piu’ per il corso, magari qualcuno si accorge che esiste!!