CAMPOBASSO – Si fa sempre più insostenibile la situazione per i 150 operatori del comparto sanità della Cooperativa Css. Ad oggi sono sei le mensilità arretrate non ancora percepite dagli addetti che stanno andando avanti per inerzia, a proprie spese, anticipando i costi del carburante e facendosi carico di una serie di incombenze al fine di garantire la continuità del servizio.
“Stare sei mesi senza retribuzione è davvero troppo e la situazione rischia di precipitare da un momento all’altro se la Cooperativa Css non correrà ai ripari – hanno fatto sapere gli operatori in una nota -. Innumerevoli nel corso degli anni gli incontri con i vertici della cooperativa, insieme ai sindacati e alle istituzioni, ma la problematica è rimasta sempre tale, se non peggiorata. Anche esponenti politici nazionali si sono occupati delle sorti della Css che, nel solo Molise, è rappresentata da circa 150 lavoratori. Si ricordano, le interrogazioni parlamentari Di Pietro e Di Giuseppe del novembre 2012″.
I 150 addetti del comparto sanità chiedono l’intervento delle istituzioni e sottolineano che la: “situazione è intollerabile. Siamo stanchi di essere presi in giro, siamo demoralizzati e demotivati. Chiediamo che chi di dovere si impegni realmente e metta fine a tale ignobile situazione”.