MONTENERO DI BISACCIA – Salutata con orgoglio e soddisfazione la positiva notizia dell’assegnazione della Bandiera Blu 2013 a Termoli, Petacciato e Campomarino, non abbiamo potuto fare a meno di notare che soltanto la marina Montenero di Bisaccia non ha ottenuto tale riconoscimento. Una curiosa esclusione se si considera che da Vasto a Campomarino, la soluzione di continuità è rappresentata solo ed esclusivamente dalla Marina di Montenero e che anche i nostri confinanti, San Salvo a nord e Petacciato a sud, hanno conquistato l’ambito vessillo. Abbiamo appreso dal sito della FEE, l’organizzazione internazionale per l’attribuzione della Bandiera Blu, che i criteri di assegnazione sono fortemente selettivi e riguardano l’offerta di servizi turistici, la depurazione delle acque reflue, il mantenimento delle spiagge, la balneabilità del tratto di mare interessato, la gestione sostenibile del territorio e, infine, gli standard relativi alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti.

L’esclusione della Costa Verde dall’assegnazione della Bandiera blu avrà forse a che vedere con il fatto che, ogni estate,a causa dell’immancabile emergenza idrica per l’insufficiente portata della diga del Liscione, i turisti sono costretti a fare la fila davanti alle autobotti della Protezione Civile? Oppure la colpa è da attribuire all’illegittimità stabilita dal Tar della variante al Piano Regolatore che permise la costruzione del porto turistico e la previsione di un sovraccarico di infrastrutture nautiche e commerciali? Hanno forse influito sulla decisione i progetti di cementificazione (compresi quelli di edilizia convenzionata e residenziale), in aperto contrasto col Piano Territoriale Paesistico e Ambientale di Area Vasta? Oppure, ancora, avrà avuto il suo peso la questione della raccolta differenziata? Occorre sottolineare che la determinante per l’assegnazione della Bandiera Blu per la prima volta a Campomarino, è stata proprio rappresentata dal raggiungimento di uno standard accettabile nella pratica della gestione dei rifiuti. Questione che resta, invece, una nota dolente per il Comune di Montenero di Bisaccia.

Insomma, aldilà di ogni altra considerazione, chi dobbiamo ringraziare per questa ultima penalizzazione della nostra zona a mare? È inutile sottolineare i mancati benefici che derivano dal rappresentare l’unica eccezione, l’elemento di discontinuità, in una realtà costiera regionale impreziosita da ben tre Bandiere blu, che conferiscono un formidabile valore aggiunto per il rafforzamento dell’immagine e la promozione del territorio. A tal proposito non possiamo fare a meno di chiederci quale direzione che Travaglini e la sua maggioranza abbiano in mente per lo sviluppo del territorio. Dopo l’idea di inserire nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche un pala-ghiaccio da costruire proprio sul mare, ha deciso l’amministrazione quale dovrà essere la vocazione di Montenero?

Antonio D’Aulerio, consigliere comunale Montenero di Bisaccia Idv

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