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ROMA _ “Le difficoltà  principali dell’agroalimentare per il momento non sono dovute tanto alla crisi, ma a chi della crisi approfitta per proprio tornaconto e tutela (banche in testa). La crisi vera, infatti, è solo un’aggravante di problemi strutturali preesistenti, affrontati per anni solo marginalmente da una politica economica che non ha mai individuato realmente nel settore e nelle PMI un fattore di sviluppo dell’economia diffusa e dell’occupazione. Invece di combattere contro falsi nemici, ed inseguire slogan demagogici, occorre oggi concentrarsi su questi problemi cambiando il modo di produrre e di arrivare sul

mercato, utilizzando tutte la caratteristiche intrinseche della cooperazione e puntando su questa come un fattore strategico di ripresa”.

Su queste considerazioni Giampaolo Buonfiglio, Presidente nazionale di AGCI Agrital,  ha sviluppato le linee programmatiche dell’Associazione – riunita oggi a Roma per la sua II Assemblea Nazionale, che si concluderà domani 27 marzo – che indicano in dieci punti gli strumenti e le condizioni per produrre e vendere meglio: stabilità del quadro fiscale e contributivo, consolidamento agevolazioni INPS nelle aree svantaggiate, semplificazione e diminuzione degli oneri burocratici, una adeguata strumentazione di sostegno in campo finanziario e creditizio ed in campo commerciale, distributivo e promozionale, la attivazione di uno strumento che regoli ed incentivi l’accorciamento delle filiere, l’allargamento della etichettatura di origine a tutti i prodotti dell’agroalimentare, una macchina ministeriale potenziata, un dialogo Stato-Regioni più efficace, con una chiara ripartizione di ruoli e compiti.

Nella relazione di Buonfiglio, in cui non sono mancati i richiami alle emergenze come quella della copertura finanziaria per il FSN e per gli sgravi INPS, è stata sottolineata con forza l’esigenza di un deciso sforzo di innovazione e di adozione di nuovi modelli attraverso un processo di riqualificazione dei soci lavoratori, programmi di investimento e di adeguamenti strutturali in una logica sempre meno dipendente da aiuti e sovvenzioni.

Presente a Roma con una delegazione di cooperatori molisani del comparto agro ittico, il Presidente AGCI Molise Agostino De Fenza, ha dichiarato “Sono soddisfatto dei lavori odierni perché in un momento di grande crisi economica oggi abbiamo rappresentato, in un momento di sintesi e di mediazione, le opinioni di tutti con una vera partecipazione dal basso. Nel momento di incertezza che stiamo vivendo – ha concluso De Fenza – i cooperatori vogliono pensare bene e, dal proprio posto di “trincea”, vogliono verificare come e cosa fare per uscire dalla crisi. L’AGCI Agrital ormai da alcuni anni sempre in crescita sul territorio molisano proseguirà nel suo lavoro di tutela e rappresentanza, continuando ad essere sempre più vicina alle cooperative”. 

Circa 1000 le cooperative associate tra agricoltura, pesca e consumo, con 128.000 soci, 2.026 milioni di fatturato aggregato, l’AGCI Agrital (a cui aderiscono anche 6 Associazioni agricole, tra cui l’ANPA, l’UNASCO e l’ANLAC) ha aperto oggi la sua II Assemblea Nazionale a Roma, presso il Centro Congressi Capranica. Tra gli intervenuti all’Assemblea, introdotta dal Presidente nazionale Rosario Altieri, Francesco Saverio Abate Direttore Generale DG Pesca del Mipaaf, Mario Catania Direttore Generale Politiche Comunitarie del Mipaaf, il Sen. Paolo De Castro, Vice Presidente della 9a Commissione permanente Agricoltura e produzione agroalimentare, On. Sandro Brandolini membro della XIII Commissione Agricoltura della Camera, On. Mario Pepe membro della XIII Commissione Agricoltura della Camera e della Commissione parlamentare per le questioni regionali, Rosario Trefiletti Presidente Federconsumatori, oltre ai rappresentanti delle Cofradías di pesca spagnole e della pesca mediterranea francese.

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