Cristiano Di Pietro
MONTENERO DI BISACCIA _ L’Italia dei Valori ha dimostrato, pur mantenendo il suo ruolo di ferma opposizione, di voler collaborare in maniera costruttiva alla non più procrastinabile fase di riforme a cui va incontro la Regione. Un primo passo, infatti, è stato compiuto sottoscrivendo la proposta di abrogazione e riscrittura dello Statuto regionale approvato durante la scorsa legislatura, da parte del presidente della Giunta, Iorio e del Presidente del Consiglio, Pietracupa.

Abbiamo anche accolto con ottimismo il gesto di apertura del presidente Iorio che, leggendo in consiglio la sua dichiarazione di intenti, invitava le opposizioni ad una fattiva collaborazione sul piano delle riforme. Abbiamo creduto alla possibilità di un clima di reciproco rispetto e, qualora fossero state presentate proposte serie e utili alla collettività, anche di intesa tra le due parti politiche. Oggi, purtroppo, le belle intenzioni contenute nelle linee programmatiche del governatore, vengono smentite dai fatti. Con la nomina del “giovanotto” Di Rocco alla presidenza dello Zuccherificio del Molise, infatti, Iorio ha dimostrato di voler rimettere in atto i soliti giochetti utili alla sistemazione delle carriere, non al fine di rilanciare l’economia di questa regione ma soltanto al fine di mantenere quegli equilibri che fino ad ora gli hanno permesso di sopravvivere politicamente.

In un momento di grave criticità, meglio forse sarebbe stato, affidare nelle mani di un manager giovane e capace le sorti di uno stabilimento che, da tempo ormai, a causa di scelte sbagliate, è in sofferenza. Ci auguriamo che le indiscrezioni apparse sui quotidiani locali circa altre due prossime nomine in enti sub regionali, non rispondano a verità perché a pagarne lo scotto sarebbe proprio quel clima di collaborazione che con tanto entusiasmo si è cercato di creare. Nell’auspicio di non dover rivedere la posizione di grande disponibilità assunta fino ad oggi, l’Italia dei Valori continua comunque a lavorare . Stiamo infatti preparando diverse proposte di legge sui tagli ai costi della politica non soltanto riferiti al taglio degli stipendi degli addetti ai lavori. Le nostre intenzioni sono infatti orientate verso un vera e propria rivoluzione dei CdA che decreti la fine di quella lobby di trombati e stagionati politici che invece di pensare al rilancio dei settori in difficoltà pensano soltanto a poltrone, posticini e contentini. Cristiano Di Pietro, consigliere regionale IdV

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