Cristiano Di Pietro
MONTENERO DI BISACCIA _ Il sindaco Travaglini si arrampica sugli specchi mal celando le sue incompetenze. Quello che di certo è venuto fuori dalle affermazioni rilasciate dal primo cittadino di Montenero in conferenza stampa è la colpevolezza per non aver svolto il proprio dovere. Il Sindaco asserisce che il parametro fissato dalla legge per la presenza trialometano è puramente convenzionale e che in Puglia è stato addirittura derogato.

Questo non lo esime dalle responsabilità di prendere tutte le precauzioni necessarie per il rispetto della legge e per la tutela dei cittadini. In secondo luogo il Sindaco ha dichiarato di avere emanato un’ordinanza di divieto all’utilizzo dell’acqua potabile presso il Poliambulatorio il 28 dicembre poiché soltanto il giorno prima riceveva i risultati dall’Arpa relativi al giorno 24. In realtà il 28 dicembre erano visionabili sul sito dell’Arpa Molise sia i risultati del 24 che quelli del 27 dicembre. Montenero, in entrambe le date, superava ampiamente i limiti consentiti dalla legge e non solo al poliambulatorio. Anche i prelievi presso il municipio davano, infatti, presenza di 37 mg per litro di trialometano.

Perché allora Travaglini ha vietato l’uso dell’acqua potabile al solo Poliambulatorio quando invece doveva impedirne l’uso in tutto il paese? Nei siti istituzionali dei Comuni coinvolti, l’allarme relativo all’inquinamento dell’acqua era già rilevante dal 17 dicembre..il Sindaco di Montenero non poteva non sapere, perchè ha taciuto? Travaglini avrebbe dovuto, quantomeno, monitorare la situazione, bastava controllare i siti dei paesi interessati o telefonare a qualche collega sindaco, ma non certo restare alla finestra in attesa. In questo modo avrebbe ovviato i problemi legati al ritardo nella comunicazione dell’Arpa e dell’Asrem. L’informazione tardiva degli organi competenti che il sindaco ha lamentato va denunciata e lui stesso dovrà farsene carico per non essere corresponsabile. Il sindaco ci ha rivolto l’accusa gravissima di fare sciacallaggio, ma se non fosse stato per noi che, in data 27 dicembre, abbiamo presentato un’interrogazione in merito alla questione e se non avessimo provveduto ad un’operazione di volantinaggio informativo, probabilmente ora continueremmo a bere acqua al trialometano.

Dopo aver parlato con i cittadini, infatti, ci chiediamo dove il Sindaco abbia affisso i manifesti informativi, dove abbia pubblicato le ordinanze e quando sia passata l’automobile per il bando pubblico. Possibile che in tutta Montenero nessuno abbia visto né sentito? Per non aver fatto il suo dovere di Sindaco, saremo noi a chiedere conto a lui. Per quel che ci compete aderiremo all’iniziativa class action promossa dall’avv. Mimì De Angelis e lega consumatori. Inoltre abbiamo già dato mandato all’avvocato Iacovino per accertare tutte le responsabilità di questa vicenda, comprese quelle del primo cittadino e per avviare eventuali azioni risarcitorie a favore dei cittadini danneggiati e. A tal fine stiamo preparando un dossier che verrà presentato al più presto alla procura della repubblica.

Circolo IdV Montenero di Bisaccia

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