TERMOLI _ In riferimento alle posizioni assunte nei giorni scorsi, dal Presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D’Ascanio e dal consigliere di minoranza, Filippo Monaco, sul tema del dimensionamento scolastico, interviene l’Assessore all’Istruzione, Michele Cocomazzi: “Gli interventi proposti nei giorni scorsi da diversi esponenti del centro sinistra della realtà politica provinciale e locale , dal Presidente della Provincia D’Ascanio passando per l’Assessore provinciale all’Istruzione Macchiarola sino a giungere al consigliere comunale Monaco, prestano il fianco esclusivamente ad un tentativo becero di speculazione politica di chiaro stampo pre-elettorale, utile solo a provocare tanta confusione e disorientamento nell’opinione pubblica ma sopratutto tra gli studenti.

Il piano di razionalizzazione e conseguente dimensionamento e riorganizzazione della rete scolastica regionale ha visto l’attuale Giunta Comunale impegnata in un delicato intervento di riassetto organizzativo che, dovendo necessariamente tenere conto dell’impoverimento del numero degli alunni in diversi istituti, andasse verso il risultato di poter non solo conservare la massima capacità di autonomia gestionale ma soprattutto, di tener conto della continuità ed omogeneità didattica tra istituti più o meno assimilabili. Quindi, nessuna idea di smembramento o di nostra pugnalata alle spalle. Voglio semplicemente ricordare che, se un tentativo di lacerazione e smembramento dell’autonomia istituzionale e didattica delle scuole della nostra città è stato posto in essere, sia dovuto dalle linee progettuali proposte dalla Provincia di Campobasso e dal Suo Presidente. Ad esempio, quando proposero che un plesso scolastico di Termoli – la scuola dell’infanzia di via Catania, venisse accorpata al polo scolastico di Petacciato. Altro che smembramento e pugnalata alle spalle! Soltanto il fermo, quanto irrevocabile intervento del sottoscritto e del sindaco Di Brino, presso la sede dell’Assessorato Regionale all’Istruzione, impedirono tale infelice sortita.

Non si comprende d’altro canto quale giustificazione possa essere addotta a beneficio dell’idea di accorpamento di un istituto tecnico, un istituto nautico ed un istituto classico. Una diversa soluzione di mancata compatibilità di indirizzi scolastici tra loro, quali quelli umanistici e tecnici insieme, comporterebbero solo disomogeneità e conseguenti disagi organizzativi e comunque non salverebbero dal pregiudizio della perdita dell’autonomia gestionale. Ricordo soltanto come, purtroppo, l’attuale assetto del Nautico e del Geometra non superi complessivamente le 250 unità; per di più quanto prospettato dall’attuale Giunta comunale con l’accorpamento del Tecnico per Geometri al Commerciale e del Tecnico nautico – oggi Istituto per Sistema di Trasporto e logistica – all’ITIS, non ne pregiudicherebbe affatto l’eliminazione di sedi distinte, ma ne procurerebbe, al contrario, l’omogeneità della didattica. Volendo inoltre rispondere alla provocazione spuriamente politica e non di ausilio alla autentica difesa della realtà scolastica della nostra città, proposta dal consigliere di minoranza, Filippo Monaco che, l’attuale amministrazione non sta affatto decantando nessuna filiera istituzionale tra Comune di Termoli e Regione Molise ma sta cercando piuttosto, di indicare le migliori soluzioni per impedire la perdita di autonomie scolastiche, come la tutela nel futuro di quelle esistenti, nonché quella assolutamente predominante di conservare la tradizione scolastica cittadina dei diversi istituti storici. Tali considerazioni sono distanti anni luce da provocazioni e strumentalizzazioni politiche sterili ed insensate.

Nessuno vuole snaturare le peculiarità di nessun plesso scolastico, anzi, e vengo al dunque, voglio ricordare a tutti come l’indirizzo proposto dalla Giunta Regionale di prevedere per Termoli l’istituzione di un polo Liceale con l’annesso accorpamento del Classico allo Scientifico, vede e vedrà la ferma opposizione di questo Esecutivo cittadino e dell’intera Amministrazione. Non a caso, sia il sindaco Di Brino che il sottoscritto nei giorni scorsi, hanno “Guidato” insieme alla Dirigenza scolastica ed ai docenti, la manifestazione studentesca a tutela dell’autonomia dei plessi liceali. La stessa provocazione, in ordine al plesso del Nautico, oggi in disuso, non trova corrispondenza con la realtà, tenuto conto che su quel plesso vige la competenza della Provincia di Campobasso! Mi domando – come mai non è stata la stessa Provincia di Campobasso, in tal senso pienamente legittimata, a prevedere nel proprio piano di dimensionamento, la deroga per il Liceo Classico ed il Liceo Linguistico, in ordine al numero degli alunni, al fine di garantire a tali istituti l’autonomia funzionale? Per concludere, nessuno prevede alcun smembramento di sorta ma una semplice riorganizzazione, seppur dettata dall’esigenza di rispondere normativamente alla carenza di numeri, per conservare il prestigio, la tradizione e la continuità di tutti i plessi scolastici della nostra città, anche se si volesse riconsiderare un nuovo assetto organizzativo che nulla toglie alla autonomia didattica di ognuno.

Aggiungo, in ultimo, che è vivo interesse della nostra amministrazione fare in modo che, per tutelare a maggior ragione l’autonomia di istituti come il Classico e l’Artistico, con ferma convinzione abbiamo inoltrato istanze a tutti i livelli istituzionali; non ultima la Direzione Scolastica Regionale, per l’istituzione a Termoli di un Liceo Musicale e di Un Liceo Linguistico, al fine di sottolineare l’enorme potenziale sociale, strategico, geografico e politico della nostra città a servizio della Cultura e della persona. Approfitto di questo intervento per comunicare la viva intenzione del sindaco, Basso Antonio Di Brino, di recarsi nei prossimi giorni presso il Tiberio, per vivere un confronto e, ove necessario, un momento di sereno chiarimento delle posizioni espresse, con la dirigenza, il corpo docente e gli studenti”.

L’Assessore all’Istruzione Michele Cocomazzi

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