TERMOLI – Riunione del Tavolo del centrosinistra con l’avvocato Angelo Sbrocca, vincitore delle Primarie per un primo incontro interlocutorio con delle assenze eccellenti come l’Idv mentre il centro destra è al lavoro da più parti per la preparazione delle liste ma l’accordo Marone-Di Brino per ora non c’è. Entrambi restano distanti e sono al lavoro per la preparazione delle liste.

Antonio Di Brino, in disaccordo con le decisioni del tavolo del centro destra, scende in campo come candidato sindaco del Nuovo Centro destra con il supporto di una seconda lista civica “Il Popolo di Termoli per Di Brino” e starebbe tentando la composizione di una terza formazione civica ma non è certo che riuscirà a concluderla visti anche i 10 giorni risicati di tempo. Sull’altro fronte, Marone è impegnato a 360 gradi nel primo “scorcio” di campagna elettorale e preparazione a sua volta delle liste a sostegno della sua corsa alle comunali.

Sembra sia stato sciolto il “nodo” del simbolo di Forza Italia che verrebbe assegnato a Marone nonostante i dubbi adombrati da Agostino De Fenza del Nuovo Centro destra sull’attribuazione del logo. Forza Italia, appoggia l’avvocato amministrativista di Termoli, si conseguenza il simbolo sarà a suo sostegno. Tra le altre formazioni al fianco del legale, Fratelli d’Italia, Udeur, Democrazia Cristiana, Democrazia popolare, la lista Civitas Termoli, Termoli Futura di Francesco Roberti.

L’Udc è, al contrario, ancora in cerca di un’allenza dopo la sonora bocciatura arrivata da Sinistra Ecologia e Libertà alla “strizzatina d’occhio” di Michele Cocomazzi al centro sinistra.

Sul fronte del centro sinistra, l’avvocato Angelo Sbrocca del Pd, diretto concorrente di Michele Marone, potrà godere di una lista del Partito Democratico, una lista civica, una terza lista composta dalle altre forze politiche di coalizione come Sel, Idv e, sembrerebbe, una quarta lista civica per la quale sarebbe al lavoro l’assessore regionale Vittorio Facciolla, sostenitore di Sbrocca. Non è detto, però, che riuscirà nell’intento di presentare 4 liste. L’operazione non sembra facile.

Remo Di Giandomenico, politico moderato di Termoli, ha battuto tutti sul tempo presentando in Municipio ben 5 liste tra quella legata alla sua candidatura a Sindaco: Popolari per Termoli con il supporto di una serie di civiche: Termoli Giovani, Termoli Si, Alba Termolese e Termoli Nuova.

Paolo Marinucci, invece, ha già chiuso la lista Liberatermoli ed è al lavoro su altre due liste civiche mentre l’appoggio di Rifondazione potrebbe far lievitare a 4 le formazioni a suo sostegno.
Dunque questa settimana sarà incentratata sulla predisposizione delle formazioni politiche e civiche di supporto alle candidature dei sindaci. Partiti ma anche movimenti politici sono in fibrillazione per riuscire a chiudere il lavoro giunto nel pieno. Intanto sono tanti i residenti che vengono contattati da più parti con la richiesta di candidatura.

In alcune famiglie, addirittura, ci sono più candidati con schieramenti opposti. Non mancano, difatti, divisioni e litigi tra parenti per l’appoggio o meno ad un candidato piuttosto che ad un altro. E’ ormai iniziato l’agone politico ed il “tritacarne” elettorale ha già iniziato a macinare.

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3 Commenti

  1. l’estate invernale termolese!
    ballottaggio ovvio
    remo / marone
    a leccarsi le ferite gli altri!, sotto a tutti sci sci! e la sua ciurma, a proposito la settimana scorsa si è rivisto in giro tale giacintucci qualcuno potrebbe dirmi il perchè? la stagione balneare non è ancora iniziata ed è pur brutto tempo!

  2. Incredibile!
    Il circostanziato scritto della Redazione adombra uno scenario che avrebbe, qualora confermato, dell’incredibile. Una terza lista composta da candidati di “altre forze politiche di coalizione come Sel, Idv…”.
    Due partiti, che rivendicano un ruolo primario nel quadro politico del centrosinistra, non sarebbero capaci di porre in essere due proprie liste? Dopo aver corso con propri candidati alle primarie? Di più, il candidato dell’IDV è arrivato a ridosso di Sbrocca e quello di SEL ha affermato, all’indomani delle consultazioni, che il suo partito aveva dato un chiaro segnale di presenza a Termoli. E ora non presenterebbero proprie liste di partito? E intanto, rigurgiti di oltranzismo d’altri tempi, vorrebbero impedire al candidato Sbrocca di andare oltre il centrosinistra, anzi “a destra della sinistra” rinunciando a priori ad alleanze con partito che la sua lista la fa e anche forte. Chi ci capisce, è bravo.

  3. votare
    Cari concittadini termolesi votate chi vi pare ma non date il voto ai quei candidati ed alle liste cui sono collegati che nei prossimi giorni imbratteranno Termoli con la solita ed incivile operazione “manifesto selvaggio”.