TERMOLI _ Questa mattina, sabato 20 marzo il candidato Sindaco del centrodestra Basso Antonio Di Brino ha presentato insieme al Presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale della Val Biferno, Antonio Del Torto, le idee per il rilancio economico e occupazionale della città e dell’intero Basso Molise. Le dichiarazioni di Basso Antonio Di Brino.

L’industrializzazione del nostro territorio è nata attorno alla presenza degli stabilimenti di Fiat. Questa intuizione della classe politica democristiana ha creato l’indotto, l’occupazione, la crescita economica e demografica dell’intero territorio del Basso Molise, che ha garantito i 30 anni di benessere e sviluppo economico di Termoli. Nel 2004 il Governo Berlusconi, il Presidente della Regione Molise Michele Iorio e l’allora, appena nominato, Ad di Fiat Sergio Marchionne scommisero sul rilancio di questi stabilimenti con uno storico Accordo di Programma: da quella scelta gli stabilimenti di Termoli sono divenuti strategici per Fiat, grazie alla produzione di motori ecologi essenziali per un mercato che va sempre più nella direzione dell’eco‐compatibilità. Siamo consci che Fiat rappresenta per la nostra realtà una risorsa strategica.

Per questo motivo invito ufficialmente l’Ad di Fiat Sergio Marchionne a Termoli per partecipare alla seduta inaugurale del tavolo strategico che intendo costituire appena eletto Sindaco con la Regione Molise, il Governo nazionale, il Nucleo industriale, l’Università degli Studi del Molise, il Politecnico di Torino e Fiat. Dobbiamo immaginare il nuovo ruolo che Fiat potrà avere per la nostra realtà,in grado di garantire un nuovo ciclo economico che inizia oggi e traguardi la nostra generazione, fino al 2030, quando i nostri figli e nipoti saranno chiamati a riscrivere una nuova strategia. La nostra idea guarda alla costituzione di un Polo di Alta formazione post universitaria da insediare nel Nucleo industriale del Basso Molise e all’integrazione dei nuclei industriali della Val di Sangro e di Termoli per creare un unico e sinergico distretto dell’Automotive.

Su questi punti abbiamo già ottenuto l’intesa del Governo Berlusconi tramite il sottosegretario alla Ricerca e Università Viceconte. Ma spero, e sono certo che ciò accadrà, con Marchionne sapremo anche fare di più: portare la presenza di Fiat nel cuore della nostra Termoli attraverso un impegno di natura sociale e culturale, che Fiat altrove realizza in modo lodevole, e che in questi decenni, per colpa in primis della politica locale, nessuno ha saputo stimolare e coltivare.”

Articolo precedente“Insieme per una città solidale”: la Caritas chiama i 5 aspiranti sindaci per un confronto
Articolo successivoIl Comitato Pro-Vietri esprime solidarietà a colleghi di Agnone per manifestazione di domani