TERMOLI _ La Confcommercio segnala il pericolo derivante dalla organizzazione sul territorio di feste e intrattenimenti, che coinvolgono spesso centinaia di persone, da parte di soggetti non autorizzati ed in locali non sottoposti alle necessarie verifiche di sicurezza. “E’ un tema che diventa di attualità ancor più stringente con il periodo natalizio. – dichiara il Presidente di Confcommercio, Paolo Spina – Se i locali autorizzati sono soggetti, come è giusto e sacrosanto che sia, ad innumerevoli autorizzazioni sotto molteplici profili, tra cui i più rilevanti sono quelli inerenti la sicurezza, nell’approssimarsi delle feste natalizie ed in particolar modo dell’ultimo anno sembrerebbe che chiunque sia autorizzato ad organizzare senza particolari formalità veglioni o feste con centinaia di persone in barba a tutte le severe normative vigenti. Questa forma di abusivismo commerciale trascende la dimensione della correttezza imprenditoriale e diventa invece una più ampia questione di rispetto delle regole elementari del vivere civile. Fin quando tutto va bene, poi, tutti si voltano dall’altra parte, ignorando un fenomeno che, negli anni, sta assumendo una dimensione sempre più estesa. Quando poi succede qualcosa, ed in simili casi succede sempre qualcosa di devastante, con decine di morti, e qualcosa può succedere visto che tante persone vengono accolti in luoghi non adatti e comunque non monitorati dalla autorità competenti, solo allora ci si comincerà a interrogare sulle responsabilità, sulle omesse vigilanza e quant’altro, magari arrivando ad un giro di vite e a verifiche più rigorose. Noi come Confcommercio pensiamo che sia indispensabile per un paese civile evitare per tempo un fenomeno di abusivismo grave e pericoloso come quello delle feste in locali non autorizzati.

La Confcommercio, a tutela dei tanti operatori onesti e professionali del settore, ha il dovere di denunciare questo stato di cose e fare pressione sulle autorità pubbliche affinché, a partire da questo periodo di festività e per gli anni a venire, il fenomeno non sia più messo in condizione di manifestarsi. Avendo peraltro la certezza che soggetti non autorizzati hanno già avviato iniziative in tal senso, e ritenendo strano che le autorità competenti, essenzialmente le pulizie municipali dei comuni grandi e piccoli della regione, non abbiano predisposto le necessarie verifiche riteniamo che la stessa magistratura debba accendere un faro sulla questione, onde evitare conseguenze tragiche e imprevedibili”.

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