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TERMOLI _ “Più che invitare ad aprire il fuoco contro qualcuno, una certa stampa bene farebbe a fare più di un passo indietro rispetto a una condotta riprovevole sotto tutti i punti di vista, sia deontologica che mistificatrice ormai quotidiana della realtà, verso cui ha orientato la propria linea editoriale”. Parole pronunciate dal consigliere regionale di maggioranza Francesco Di Falco (Per il Molise – Iorio presidente), nel solco delle testimonianze di solidarietà già espresse a sostegno del governatore del Molise Michele Iorio. “In un contesto di economia ancora labile e depressa, con decine di vertenze sindacali aperte nelle aziende della regione e con le famiglie alle prese con una stretta che forse mai avevano dovuto subire, armare il coltello nella bocca dei lettori e degli attori dell’agone pubblico rappresenta la peggiore deriva possibile.

Più si ha bisogno di pace e coesione sociale più gli avventurieri cercano di trasformarsi in predoni, stavolta dell’informazione, per indirizzare comportamenti e fomentare reazioni, con l’unico obiettivo di abbattere, quale che sia il modo, il bersaglio da tempo individuato”.

L’esponente di centrodestra, inoltre, si meraviglia che pur nell’esercizio della libera professione e della libertà di stampa si possa continuare ad ammettere che ci siano testate che vorrebbero cambiare il corso della storia attraverso la cassa di risonanza mediatica, un microcosmo di quel che già avviene, sulla stessa onda, per il premier Berlusconi a livello nazionale.

In questo modo oltre a rendere un cattivo servizio alla società e puntare alla disgregazione del territorio, colpe che vedrebbero ricaderne le conseguenze negative negli anni a venire, oltre ad alimentare e rinfocolare improduttive faide, si calpesta giorno dopo giorno la volontà di decine di migliaia di elettori che si sono espressi chiaramente nell’urna e l’impegno nella gestione di una intera regione, come il Molise, in una fase come quella che stiamo attraversando – prosegue Di Falco – oltretutto per disegni e scopi che nulla hanno a che vedere con il bene della collettività, unica fonte d’ispirazione comune che dovrebbe esistere, ma solo ilo revanchismo e la voglia di sopraffazione per vie traverse, oltre che quelle già conclamate e battute della diffamazione e della belligeranza dialettiche”.

Per Di Falco, l’auspicio è che le sirene del richiamo alle armi non vedano alcuna adesione ma, al contrario, che il tempo finalmente volga non al di ma al bello, sgombrando il cielo di cupe nubi che rischiano di soffocare, inquinandolo, la coltre celeste che dovrebbe in trasparenza e lealtà sovrastare il mondo dell’informazione. 

                                                                                                                       Il Consigliere regionale del Molise  
                                                                                                                           Il Consigliere (Francesco Di Falco)

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