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TERMOLI _ Gli ambulatori dei codici bianchi dividono gli operatori sanitari. All’indomani dell’attivazione nel presidio di Isernia del progetto sperimentale voluto dall’Azienda sanitaria all’indomani delle proteste degli operatori dei pronto soccorsi degli ospedali di Termoli, Campobasso e dell’alto Molise, l’iniziativa non trova troppi consensi. Gli iniziali entusiasmi degli stessi medici ed infermieri in servizio nelle divisioni d’emergenza sembrano essersi spenti negli ultimi giorni.

Per loro un ambulatorio per la cura delle patologie mediche di lieve entità non è necessario o quantomeno indspensabile in un ospedale soprattutto se si considera, secondo testimonianze raccolte nei corridoi del San Timoteo, che i medici di continuità assistenziale chiamati a lavorare in tali strutture non avranno possibilità di ottenere personale a disposizione e non potranno operare con accertamenti ed analisi così come al pronto soccorso.

L’utente, nel contempo, dovrà pagare le 25 euro di ticket previsto. Per i dipendenti in servizio nella divisione d’emergenza molto più utile sarebbe stato l’aumento del personale, almeno un altro paio di medici ed altri 3 infermieri a rinforzo del pronto soccorso e la problematica si sarebbe risolta sin da subito senza creare ulteriori strutture come un altro ambulatorio attiguo al pronto soccorso, Inoltre il progetto è stato attivato, sempre secondo testimonianze raccolte con i fondi del progetto Adite, inerente l’assistenza territoriale 24 ore su 24 per gli ospedali di Isenia e Venafro.

E’ stato fatto un miscuglio tra le due iniziative _ hanno dichiarato gli operatori in servizio _ tra Adite che ha usufruito di fondi ad hoc per la realizzazione ed i codici biachi. Meglio sarebbe stato aumentare l’organico così come era stato chiesto”. Intanto l’ambulatorio dei codici bianchi non è stato ancora attivato al San Timoteo ed al Cardarelli. “A nostro avviso _ hanno concluso i dipendenti del presidio _ gli utenti perche dovrebbero andare di giorno a pagamento quando la notte dalla guardia medica il servizio è gratuito per ottenere le stesse prestazioni?”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

3 Commenti

  1. perchè i codici bianchi già si dovrebbero pagare anche al pronto soccorso e non vengono pagati? e le file prima di vedere un medico dove le mettete? sapete quanto costa un medico del pronto soccorso ed un medico di guardia medica? sapete che ogni singolo accesso al pronto soccorso costa il media quanto l’intero costo della giornata di un medico di guardia medica circa 300 euro? sapete che i soldi del progetto ADITE non sono a carico della regione ma frutto di un finanziamento ministeriale specifico attivato dalla componente medica e sindacale? sapete che la asrem non ha mai evidenziato tutto questo e nemmeno codesto sindacato ne ha fatto vanto pubblico per i colleghi promotori? sapete che l’accesso al pronto soccorso prevede una serie di coinvolgimenti diagnostici laboratoristici ,radiologici e consulenze dei medici dei vari reparti che vengono sottratti alle attività di reparto?sapete che per il piano di rientro non sono possibili assunzioni in organico ma solo a tempo determinato?sapete che per avere la prescrizione di farmaci non è possibile averla al pronto soccorso ma che bisogna poi recarsi dal proprio medico di famiglia? sapete quanti accessi impropri (e costosissimi) ci sono al pronto soccorso di termoli(si pensa oltre 9000? sapete che le direttive nazionali e regionali sono categoricamente indirizzate al riequilibrio della ripartizione dei fondi sanitari attualmente sbilanciati per oltre il 10% nell’assistenza ospedalieara rispetto agli standard qualitativi attesi a livello nazionale?sapete che nella regione molise c’è un riconosciuto indice di ospedalizzazione impropria tra i più alti in italia? sapete………c’è ancora altro da sapere ma se ci sono domande ci saranno anche risposte sensate…..un cordiale augurio di BUON ANNO A TUTTI

  2. scusate ma chi ha detto che ci sono state attivazioni?e che tale attivazione(inesistente) avrebbe provocato reazioni? come si fa a parlare di attivazione se il bando di concorso si è appena chiuso il 04.gennaio e le graduatorie sono regionali e non sono state ancora fatte? Scusate ma chi dichiara queste cose? ancora un caro saluto

  3. Al Direttore Generale ASREM
    Dr Angelo Percopo
    Al Direttore Amministrativo ASREM
    Dr.ssa Gianfranca Testa
    Al Direttore Sanitario ASREM
    Dr Giancarlo Paglione
    Alla Direttrice Distretto Isernia
    Dr.ssa Rosa Iorio

    Eravamo stati facili profeti nel prevedere che dietro il temporeggiare,il prendere tempo della Asrem si nascondeva la volonta’ di far abortire il progetto ADITE. Nato solo ed esclusivamente per iniziativa dei medici di CA del distretto di Isernia, che si sono preoccupati di individuare i fondi stanziati dal ministero ed approntare un progetto che rispondesse alle linee guida emanate, nell’indifferenza e inerzia della regione e della ASREM; Strana regione il Molise, dove i medici si fanno carico di iniziative tese a far arrivare finanziamenti alla azienda sanitaria che pero’ invece di valorizzarle e darne completa attuazione sostanzialmente le boicotta. Inutile sottolineare che progetti simili presentati e approvati in altre regioni sono partiti da tempo e in molti casi gia rifinanziati. Da noi invece, a distanza di 2 anni, l’Asrem sembra abbia deciso di usare quei fondi per finanziare l’apertura di ambulatori presso i PS di 4 ospedali molisani per la gestione dei codici bianchi stavolgendo di fatto il progetto originario in barba alle direttive e alle linee guida del ministero che avevano giustificato il finanziamento. Siccome l’evoluzione della storia non ci convinceva abbiamo deciso di chiedere lumi al ministero della salute,che nella figura del Dr.Massimo Giannone, Direttore del Dipartimento Cure Primarie, ci ha confermato che i progetti finanziati devono essere attuati e sviluppati per come sono stati approvati dal Ministero e non e’ facolta’ di Regioni e ASL modificarne l’impianto e le finalita’; inoltre ci ha messo a corrente che il progetto ADITE e’stato inserito tra quelli sottoposti a monitoraggio dall’Agenzia ministeriale Agenas con la concreta possibilita’quindi che il finanziamento venga revocato. Vista la situazione sara’ nostra premura informare il Ministero e l’Agenas sullo stato dell’arte !
    In conclusione rimane la delusione e l’amarezza per come e’ stata gestita la vicenda, per come vengano prese decisioni senza coinvolgere minimamente i medici e i loro rappresentanti sindacali anche in contesti come questo creati proprio grazie all’iniziativa dei medici.Spesso si accusano i medici di essere poco propositivi, poco aperti alle novita’; Beh in casi simili pensiamo che l’accusa vada quanto meno ribaltata!

    IL DIRETTIVO PROVINCIALE FIMMG-CA ISERNIA