TERMOLI – Al momento di richiederci verbalmente la Torretta attuale sede operativa dell’Associazione ci è stato proposto la sede del Castello Svevo o la Galleria Civica. Queste sedi non sono adeguate, non solo per la nostra Associazione ma crediamo per qualsiasi associazione di Termoli. Il motivo è semplice: l’impegno e la responsabilità necessari per la conduzione di quei luoghi. Vogliamo citare infatti ad esempio l’esperienza della Pro loco con le parole del suo presidente che, quando voleva riconsegnare la Galleria civica all’Amministrazione, ha affermato “Non ce la facciamo più, è un impegno troppo pesante, si sono accavallati troppi eventi, a questo punto diventa un lavoro, mentre noi facciamo volontariato” e poi ha aggiunto “non ce la facciamo a provvedere alla custodia delle opere che vengono esposte qui dentro, non riusciamo ad avere anche la responsabilità delle chiavi”. 

Inoltre riteniamo che il Castello Svevo l’unico edificio storico (civile) della città non dovrebbe essere affidato come sede a nessuno ma gestito e tutelato dalla stessa Amministrazione.

2) Non è corretto affermare che abbiamo ridotto l’ex archivio storico di Carlo Cappella ad un magazzino, come possono testimoniare anche gli organi di stampa intervenuti nella Torretta per la presentazione della mostra delle Paranze (aprile 2012).

Nella Torretta infatti è presente, un armadio stracolmo di documenti dell’Associazione relative a tutte le attività svolte dal 1985 ad oggi e materiale turistico informativo. Inoltre è presente una scrivania con un computer ed alcune sedie di plastica impilate che sono usate durante le riunioni. La sede nel periodo invernale non è stata aperta al pubblico ma è stata utilizzata per le riunioni del direttivo e dei soci. Durante il periodo estivo invece la sede è aperta e distribuisce anche materiale di promozione turistica (per esempio il calendario dell’Estate Termolese e altro materiale informativo su Termoli e sulla Regione) 3) Nella lettera aperta dichiariamo esplicitamente che quando ci fu richiesto l’ex carcere al belvedere capimmo i motivi dell’Amministrazione volti al contenimento delle spese pubbliche e accettammo quella decisione, anche se probabilmente, sarebbero state possibili altre soluzioni solo se l’Amministrazione fosse stata più aperta al dialogo.

Quindi non è corretto affermare che “l’associazione dimentica, o finge di dimenticare, che grazie alla richiesta di liberare la precedente sede, dove poi è stato allocato l’assessorato alla Cultura e al Turismo, l’Amministrazione comunale, e quindi la comunità termolese, ha potuto ottenere un risparmio di oltre 130.000 euro …” 4) Infine l’Amministrazione dimentica che la nostra Associazione contrariamente a tutte le altre realtà associative della città, è nata nel Borgo e per il Borgo e le sue attività sono state sempre concentrate in quel luogo. Pertanto ci sembra inverosimile una sede in altre zone della città. (Art. 2 e art. 3 dello statuto http://www.amiciborgovecchio.it/lo-statuto) Riteniamo di fermarci qui per evitare inutili strumentalizzazioni che a noi non interessano e che comunque creerebbero inutili dissapori. Siamo certi però che i cittadini e quanti ci hanno seguiti in questi anni conoscono l’Associazione e potranno valutare con obiettiva serenità il nostro operato.

Il Presidente Arch. Salvatore Marinucci

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