TERMOLI _ “Tra le gravi anomalie registrate nell’approvazione della legge finanziaria e di bilancio 2011, avvenuta a tarda notte, anzi alle 6 di questa mattina, registro con amarezza la completa assenza di risposte del Governo regionale sulle calamità naturali registratesi in Basso Molise nei mesi scorsi. Il Consiglio regionale “celebra” la grandinata che ha interessato i Comuni del Basso Molise, in particolare Rotello, Santa Croce di Magliano e Palata, producendo danni gravissimi riconosciuti anche dallo Stato come calamità naturale, senza che nel bilancio regionale ci sia un solo euro per i risarcimenti alle persone e alle aziende. La Giunta regionale attende che il Governo stanzi la quota del Fas, nel frattempo le comunità colpite possono aspettare. Zero euro, per ora, nonostante le rassicurazioni tranquillizzanti.

Bocciato anche, inspiegabilmente, il mio emendamento teso a programmare un piano finanziario di interventi per fronteggiare i danni alle aziende agricole derivanti dall’esondazione del fiume Biferno a Campomarino, in contrada Buccaro, verificatasi nei giorni del 6 marzo e del 21 e 22 aprile 2009. Ho denunciato in Consiglio regionale la situazione doppiamente “fantozziana”, per la quale ogni anno basta una pioggia poco più che ordinaria per provocare l’esondazione delle acque del Biferno in contrada Buccaro a causa della mancanza di un intervento di ripulitura o di bonifica degli argini del fiume. E dopo il danno, la beffa di subìre lo “scaricabarile” tra gli uffici preposti: l’agricoltura non è competente, i lavori pubblici non ne sanno niente, il Consorzio di Bonifica non ha un centesimo per intervenire. Ma il Governo regionale si volta dall’altra parte, e per superare il problema non riconosce neppure che esondazione ci sia stata. Ci vediamo l’anno prossimo, alla prossima pioggia.

Per la crisi idrica verificatasi nei giorni delle festività natalizie, il 24 dicembre ho richiesto al presidente del Consiglio regionale di attivare d’ufficio, vista l’urgenza, una commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità dell’accaduto. Il presidente del Consiglio non ha ritenuto di intervenire, sul presupposto che “non si ravvisassero i motivi dell’urgenza”, di talchè ho riproposto il tema con un emendamento che istitutiva una commissione a costo zero per individuare le responsabilità, le cause e scongiurare il rischio che fatti così incresciosi possano ripetersi. Ma anche in questo caso il governo regionale ha preferito far finta di nulla”.

Massimo Romano Consigliere regionale Costruire democrazia

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