Il Sindaco Camilleri TERMOLI _ Facciolla di San Martino (PD), Cammilleri di Campomarino (?), Mascio di Portocannone (PDL) ed infine Antonacci di Guglionesi (PDL) tutti contro Termoli; il sindaco Di Brino replica: avete offeso Termoli.. Puzzle senza costrutto e trasparenza: non è completamente chiara la natura dello scontro, è preoccupante invece la disputa fra le persone quando non è chiara la sostanza politica del contendere.

I cittadini di Termoli assistono increduli alla solita messinscena “gelatinosa” che ha messo in atto il palazzo della politica molisana attorno all’affaire dei rifiuti alias ‘percolato’ (proveniente dalle discariche campane messe sotto sequestro dalla magistratura, ma riaperte sotto l’imperio della protezione Civile con decreti legislativi ‘ad hoc’ che li hanno trasformate i siti militari) da smaltire nelle strutture del Cosib la cui regia, si capisce subito, è dei soliti padrini che hanno per obiettivo un centralismo regionale, nemico giurato di ogni autonomia territoriale, di cui è stata vittima la precedente amministrazione Greco nonchè l’attuale maggioranza guidata da Di Brino.

I ‘termolesi’ sig. sindaco Di Brino, si chiedono: quale artificioso maleficio c’è dietro questa gelatina che ha sottratto la governance del Cosib a chi ha la titolarità giuridica e politica per poterla esercitare, cioè il Comune di Termoli nel cui territorio è situato il Consorzio? La risposta c’è ed è la legge regionale n° 8 del 2004 e relative modifiche sul riordino dei Consorzi voluta con pervicacia, ostinazione e accanimento dalla Giunta Iorio e non contrastata dalla passata opposizione di centrodestra di Termoli, oggi maggioranza miope. Questa Legge ha nei fatti inciso radicalmente in modo negativo nella rappresentatività del Comune di Termoli sia all’interno del Consiglio Generale che nel Comitato Direttivo, non essendo stata prevista e, quindi, tutelata la posizione di assoluta preminenza degli interessi del territorio che ospita al suo interno l’insediamento industriale per il quale il Consorzio di Sviluppo è stato costituito.

E’ evidente che in questo puzzle le responsabilià politiche ci sono per tutti: i quattro sindaci che siedono nel CdA del consorzio, il cui ruolo istituzionale di sindaco non li sottrae, evidentemente, dalla “culpa vigilandosu atti e delibere autorizzative, che essi hanno firmato, e di cui dovrebbero essere a conoscenza, inerenti al conferimento di ‘percolato’. E infine un appello: sindaco di Brino, per fugare ogni dubbio sulla rete corruttiva nel rapporto tra politica ed economia, sciolga qualsiasi riserva e dia un forte segnale di trasparenza alla cittadinanza esercitando il duplice ruolo che la legge le conferisce di pubblico ufficiale e massimo responsabile sanitario, bloccando da subito ogni conferimento di rifiuti provenienti da fuori regione e smaltiti negli impianti situati nell’agglomerato industriale del Cosib.

PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA
Liberato Manzo

menb. Seg. regionale

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2 Commenti

  1. Mon usare i brocardi latini, se hai fatto solo il nautico ( chiedo scusa ai capitani e macchinisti): “culpa vigilando” ???? No caro “membro” (si scrive con la “m” e non con la “n” e ha più significati) Invece: “culpa in vigilando”

  2. caro catulllo,bisogna capire il povero liberato manzo: firma lui, mica il vecchio senatore astore…e sennò, come farebbe a mettere il punto interrogativo a cammilleri, visto che a campomarino lo ha fatto eleggere lui con la gradita collaborazione di gianfranco vitagliano?? eh, culpa sì, in vigilando…