La Pampanella
TERMOLI _ I rapinatori delle Poste di Portocannone dopo il “colpo” a mano armata sono andati a comprare la pampanella a San Martino in Pensilis ed a bere un drink al bar in attesa dell’arrivo del quarto complice T.G. residente in paese, proprietario dell’Alfa 156, denunciato per favoreggiamento dai Carabinieri. Il legale del sammartinese, l’avvocato Vittorio Facciolla difende il suo assistito e dichiara la sua estraneità ai fatti contestati.

“Lui non c’entra nulla _ ha dichiarato ieri il legale _, stava dormendo quando è stato chiamato alcuni conoscenti che gli hanno chiesto un passaggio. Non era a conoscenza dell’accaduto”.

Secondo le tesi difensive, dunque il giovane del paese non si sarebbe reso conto che stava dando un passaggio agli autori della rapina messa a segno poche ore prima nell’ufficio postale di Portocannone fruttata 2.500 euro circa. T.G. è attualmente denunciato per favoreggiamento mentre gli altri tre pugliesi sono in cella a Larino.

Entro oggi saranno interrogati dal Gip del Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto condotto dai Carabinieri di Campomarino con i militari di Termoli ed in collaborazione con la Polizia di Stato. Le manette attorno ai polsi dei tre malviventi pugliesi sono scattate qualche ora dopo il “colpo”.

Resta alto, comunque, l’allerta tra Carabinieri e Polizia di Stato dopo l’ondata di rapine e furti che hanno interessato il territorio costiero. Controlli serrati e posti di blocco sono tuttora presenti sulle principali arterie stradali del litorale.

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