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CAMPOBASSO _ E’ ufficiale. Nell’ambito della giornata regionale della disabilità si svolgerà una dimostrazione di scherma che vedrà come ospiti d’onore ed atleti d’eccezione il Campione Italiano e membro della nazionale italiana Cip, categoria B, Marco Cima che incrocerà il suo fioretto con Pietro Miele, vice Campione d’Italia categoria A. Ambedue gli schermidori saranno accompagnati dal maestro e tecnico della nazionale Pierino Scarsella. L’incontro promozionale si terrà presso l’impianto sportivo campobassano del Galassport a partire dalle ore 9.30 del 23 settembre. Ovviamente soddisfatto il presidente del Cip Molise, Donatella Perrella, per l’ennesimo traguardo importante tagliato dallo staff direttivo del Comitato regionale.
Alcuni cenni sulla scherma in carrozzina. La scherma in carrozzina nasce nel 1953 ed è immediatamente successiva a quella dello sport in generale praticato dagli atleti disabili, quale strumento riabilitativo e di recupero degli invalidi della seconda Guerra Mondiale, attuato dal Professor Ludwig Guttman già dal 1948 in Inghilterra, paese che ha dato i natali al movimento paralimpico internazionale. La scherma in carrozzina, dunque, è sempre stata nel programma gare dei Giochi Paralimpici estivi fin dalla prima edizione di Roma 1960 ed è stata, anche in Italia, una delle prime discipline ufficiali del Comitato Italiano Paralimpico, praticata già prima degli Anni ‘60 in seno al Centro Paraplegici di Ostia dell’Inail, diretto dal Professor Antonio Maglio, Padre d ella Sport Terapia.
 
Le competizioni sono divise per arma (fioretto, spada e sciabola) e per sesso, esattamente come quelle della scherma in piedi. Le armi utilizzate presentano le stesse caratteristiche ma non è obbligatorio il maraging per la costruzione delle lame. La differenza sostanziale sta n ella pedana che per gli schermidori disabili è determinata di volta in volta a seconda d ella disabilità degli atleti. Le carrozzine sono fissate alla pedana per mezzo di ganci che scorrono su binari permettendo così l’avvicinamento o l’allontanamento degli atleti che poi verranno fissati prima dell’inizio dell’assalto.
 
La distanza tra i due schermidori viene determinata dall’atleta con il braccio più corto che, disteso armato, deve incontrare quello armato dell’avversario in un determinato punto. Le misure cambiano a seconda del tipo di arma. Il bersaglio valido è lo stesso nel caso di fioretto e sciabola mentre n ella spada è esclusa la parte delle gambe che vengono isolate con un telo a maglie metalliche indossato dall’atleta sotto il giro vita. La specialità d ella sciabola è praticata dai soli atleti di sesso maschile. La scherma in carrozzina è praticata soltanto dagli atleti con disabilità fisiche (amputati, paraplegici, tetraplegici e les autres).

A seconda del tipo di disabilità e delle capacità funzionali residue dell’atleta, a questi viene assegnata da una Commissione valutatrice (composta da un medico e da un tecnico esperto d ella disciplina) una classe di competizione. N ella scherma le classi sono 1a e 1b che appartengono alla categoria C; la classe 2 che corrisponde alla categoria C e le classi 3 e 4 per la categoria A.

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