Comitato Pro-Vietri in riunione
LARINO _ Se vi erano ancora dubbi circa la trasformazione dell’ospedale “G. Vietri” di Larino in ospizio – Hospice, la dott.ssa Mastrobuono, sub-commissario alla sanità per il Molise, mercoledì scorso ha fugato ogni incertezza. La nostra struttura ospedaliera, infatti verrà adibita per buona parte a Riabilitazione, Lungo-degenza e RSA (Residenza Sanitaria Assistita). Un’altra parte funzionerà solo in regime di Day Hospital e Day Surgery, sarà accorpata al “Cardarelli” di Campobasso (che, per chi non lo sapesse, è ad una distanza di 60 Km.) e sarà funzionale al “S. Timoteo” di Termoli. Chi ha capito qualcosa è bravissimo! E la chiamano riorganizzazione! Tanto, poi, deve essere piaciuto al Governo il piano di rientro del Molise che il giorno dopo, giovedì 13 maggio, il Presidente del Consiglio, Berlusconi, ha fatto sapere che bloccherà i fondi alle regioni indebitate (con il Molise vi sono anche Campania, Lazio e Calabria) e non permetterà neppure l’utilizzo dei FAS (Fondi per le Aree Sottoutilizzate) per ripianare il loro debito sanitario. Dovranno essere i cittadini e le imprese di queste regioni a pagare per l’inettitudine della propria classe dirigente.
Sdegnata la reazione di Iorio! Figuriamoci quale potrà essere quella dei Molisani quando si vedranno aumentare ulteriormente il carico fiscale, già insopportabile, a fronte di una sempre più marcata carenza ed inefficienza dei servizi, diretta conseguenza di tagli e ormai temute chiusure di interi ospedali. Il consiglio che si può dare alla nostra classe dirigente regionale è quello di fare i bagagli e partire per remoti lidi. Questa, infatti, è gente che non merita semplicemente di andare a casa deve essere condannata all’esilio da questa bellissima Regione messa, ormai, in ginocchio dal continuo saccheggio di una politica scellerata. Scellerata come il piano di rientro che a quanto pare verrà nuovamente rigettato. Il perché è presto detto: vi sarà il taglio di 300 posti letto ma non verranno meno le convenzioni con tutte le strutture private, non si eliminerà quel buco nero della facoltà di medicina che assorbe circa il 50% del nostro fondo sanitario, non verranno eliminati quei reparti creati ad personam per favorire parenti ed amici.

In sintesi lo spreco rimarrà invariato poiché il piano di rientro proposto dal Presidente nonché Commissario Iorio è confezionato ad arte per preservare il suo feudo elettorale e non già per offrire una sanità migliore e meno costosa ai Molisani. Avendo potuto assistere alla presentazione fattane dalla dott.ssa Mastrobuono, il Comitato per la difesa dell’Ospedale “Vietri” di Larino ha constatato che i dati utilizzati per giustificare la riconversione del nostro ospedale sono relativi all’anno 2009 quindi falsati da un già avanzato stato di smantellamento dovuto alla soppressione di interi reparti, al trasferimento di personale medico ed infermieristico, alla negazione di strumenti come una sala di rianimazione che, inaugurata dalla stessa on. De Camillis in una delle sue campagne elettorali, mai si è consentito di far funzionare.

Avranno un bel dire ora gli industriali molisani che plaudivano a questo piano finalmente orientato, a parer loro, a porre fine agli “sfrenati campanilismi” e che, al contrario, essendo solo intriso di un unico campanile, quello di Iorio, li suonerà come campane. Al neo-sindaco di Termoli, Di Brino, che per anni ha lavorato allo svuotamento dell’ospedale Vietri e che ora comincia a capire che meglio avrebbe fatto a favorire una simbiosi tra le due strutture basso-molisane, va ricordato che il blocco del turn-over e delle assunzioni varrà anche per l’ospedale della sua città che a causa del carico cui sarà sottoposto diventerà in breve una bomba che gli esploderà tra le mani. Noi Larinesi, dal canto nostro, abbiamo finalmente compreso le parole del nostro Sindaco, dott. Guglielmo Giardino, quando ci andava ripetendo che per il nostro ospedale aveva consumato la Bifernina in direzione Campobasso e la sua strategia era quella di “lavorare sott’acqua”.

Vuoi vedere che si fermava al Lago del Liscione? Se a questo punto a qualcuno rimanesse ancora lo stomaco per andare a votare conservi pure gelosamente la propria tessera elettorale. Il Comitato per la difesa dell’Ospedale “Vietri” nei prossimi giorni, e ne darà informazione, sarà in piazza per la distruzione delle tessere elettorali. La protesta continua!

Comitato pro-Vietri
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