TERMOLI _ “La decisione di bloccare la pesca sul litorale molisano pesera’ come un macigno sulle aziende della ristorazione e sugli alberghi, oltre che sugli operatori del settore. Il fermo pesca 2011 di due mesi, non avra’ alcun beneficio all’ambiente biologico marino. Aumentera’ invece la crisi per le imprese di pesca che, per sessanta giorni, non avranno reddito né compensazioni che, essendo ottimisti, arriveranno non prima di un anno”. Il fermo biologico della pesca in Molise si concludera’ il 30 settembre prossimo, e ogni giorno aumentano le proteste. Perche’ i marittimi usufruiranno di cassa integrazione, mentre per le imprese il Governo nazionale ha previsto degli indennizzi, ma si teme sull’effettiva validita’ del provvedimento.

Gli operatori locali chiedono percio’ alla Regione Molise l’anticipo delle somme che non saranno erogate prima di un anno. Il direttore regionale di Confesercenti Molise, Graziano D’Agostino, prende nettamente le difese della marineria molisana, e chiede che la Regione sia pronta a sostenere nelle sedi istituzionali le giuste istanze della flottiglia peschereccia, che dalla pesca e dall’acquacoltura trae fonte di reddito familiare. 

“Ora il Governo nazionale deve adeguare anche al settore pesca l’ammortizzatore sociale costituito dalla cassa integrazione, perche’ le famiglie dei pescatori non hanno certamente meno diritti di quelle dei metalmeccanici o degli edili ». E questo e’ il periodo più affollato a Termoli e sulla costa, che dal primo giorno di agosto segna il massimo delle presenze turistico alberghiere. Tanti imprenditori vivono di pesca, ed i ristoranti offrono soprattutto specialita’ a base di pesce locale.

A Termoli dovrebbe esserci la deroga per la Sagra del Pesce a fine agosto, ma i titolari di pescherie sono molto preoccupati dalla durata del provvedimento, esteso fino al 30 settembre. Per il direttore di Confesercenti dr. D’Agostino “non si può assolutamente pensare di bloccare la pesca nei due mesidi maggiore afflusso turistico, se non si vogliono danneggiare ristoranti, trattorie e alberghi.” Il fermo, se proprio necessario, bisognerebbe dunque spostarlo ad aprile o maggio, perché Termoli è una città che vive di turismo e i turisti, quando vengono qui, per lo più in agosto, vorrebbero mangiare pesce fresco e non surgelato”.

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