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TERMOLI _ Il declassamento del debito sovrano americano appena decretato da una agenzia di rating da AAA ad AAA+ quale effetto potrà determinare sulle sorti dell’economia mondiale e soprattutto quali sono gli effetti sulla FIAT che ha già di fatto trasferito una buona parte della governance e produttività negli USA? I possibili scenari sulle ripercussioni che potrebbe avere sulla produzione nello stabilimento termolese e le ricadute occupazionali sono al momento difficili da prevedere in quanto il declassamento del debito potrebbe deprimere i consumi americani e mondiali con conseguenze nefaste anche per lo stabilimento di Termoli in quanto esso è inserito in un ciclo produttivo di servizio alla produzione di tutti i modelli di auto fiat e la prospettiva di aumentare la produzione di motori e cambi per gli autoveicoli che dovevano essere prodotti in america ,come da accordo per la produzione di motori piccoli ed acologici fatti dalla fiat con il presidente USA ,potrebbe venir meno con il conseguente calo di produzione ed occupazione nello stabilimento molisano.

Ancora una volta termoli ed il suo sistema produttivo non è immune dalle dinamiche economiche mondiali con ripercussioni determinanti ai fini del benessere di tutti i cittadini molisani,insomma termoli è pienamente coinvolta a filo diretto in questo processo di trasformazione economico,finanziario,sociale e politico che prende il nome di “globalizzazione” a causa delle scelte della nostra FIAT ,ormai azienda totalmente multinazionale.

Ora, come l’anno scorso, i sindacati ed i lavoratori della fiat dovranno prendere decisioni importanti che devono tener conto di questa crisi mondiale che oggi, con l’abbassamento del rating americano, si è ufficialmente trasformata in recessione e dovranno decidere se seguire le linee di sviluppo produttivo programmate da marchionne con la collaborazione e la consapevolezza delle difficoltà che il mercato impone in termini di rinunce ,o cercare delle mediazioni tra la produttività e la salvaguardia di un sistema di contrattazione ormai inadatto a garantire la sopravvivenza della azienda automobilistica che ne potrebbe inficiare la competitività e portare alla drammatica chiusura dello stabilimento. Fidarsi o non fidarsi di Marchionne? C’è da aspettarsi che a breve una scelta difficilissima verrà ripresentata alla attenzione dei sindacati che forse dovranno cedere ancora in merito a molti diritti sindacali acquisiti che però comportano una perdita di competitività in questo mondo economico ormai globalizzato o intraprendere uno scontro che potrebbe rivelarsi mortale per la sopravvivenza della fabbrica automobilistica del bassomolise,anche a causa delle nuove decisioni prese ieri dal governo italiano sulla accentuazione delle trattative decentrate e di fabbrica a discapito della contrattazione nazionale dei contratti di lavoro.

Insomma i lavoratori saranno costretti ad assumersi più direttamente la responsabilità della propria sorte e di quella della azienda in cui lavorano e decidere se immolare ogni diritto all’altere della produttività o rischiare la chiusura dell’ opificio in cui lavorano. Ben presto, non c’è dubbio che le stesse difficili e dolorose scelte dovranno essere adottate anche per la pubblica amministrazione molisana ed in particolar modo per la nostra sanità ormai ridotta ad un colabrodo non al servizio della produttività ma schiavizzata esclusivamente all’uso clientelare e politico del sistema partitico regionale. Nel caso di una chiusura della fiat a termoli si avrebbe un impatto catastrofico sulla economia molisana che precipiterebbe nel baratro la nostra regione.

dott. Giancarlo Totaro la Società degli Ignoranti

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22 Commenti

  1. realismo.
    Quanto dichiarato dal dott. Totaro, è pienamente condivisibile, non è pessimismo ma ragionamento reale e con fondamenti. Ormai bisogna fare mente locale che anche lo stabilimento della FIAT di Termoli può subire decisioni rapide e drastiche essendo una multinazionale, il buon Marchionne con decisione anche di una notte potrà stabilre la chiusura o quant’altro per esclusivo interesse della società. Anche nel nostro Molise dobbiamo cambiare mentalità e modo di operare soprattutto nel settore pubblico, occorre iniziare a razionalizzare e ridurre la spesa corrente: chiudere le sedi periferiche della Regione e degli altri Enti, sciogliere le società partecipate utile solo ai consigli di amministrazione, ecc. Impegnare le risorse per i servizi e gli investimenti, altrimenti tra non molto ci ritroveremo, non solo per i giovani,con la sola possibilità di emigrare. Questo va chiesto alla nostra classe dirigente, che fino ad oggi ha tutelato solo il clientelismo in quasi tutti i settori, per tutelare se stessa.

  2. Prima o poi si deve pagare
    Egr. Dott. Totaro almeno Lei che è persona integerrima e notevolmente colta in ambito multidisciplinare, cerchi di non creare confusione. I problemi gravissimi che abbiamo di fronte sono dovuti alla perdita di credibilità internazionale a causa dell’accumularsi di debito pubblico. Ci stanno facendo credere che la causa dei nostri guai finanziari sia dovuta alla speculazione, che è solo un sintomo del malessere finanziario di cui l’Italia è affetta e rischia di ammalarsi gravemente. Il problema vero è che in Italia non ci sono Leggi che garantiscano che il nostro debito sarà onorato e manca un governo che abbia voglia di legiferare. E’ bastato che il nostro Governo annunciasse una manovra senza capa ne coda, perché gli investitori stranieri vendessero in massa titoli italiani. Nella congiuntura economica in cui siamo, gli altri stati stanno facendo il loro dovere, in Italia si parla di bunga-bunga, e di cavolate simili ignari del pericolo che incombe. Onde evitare ogni fraintendimento ci tengo a precisare che non sono ne di destra ne di sinistra e spero vivamente che un tal modo di identificarsi politicamente sia demandato a pochi politici in estinzione. Saluti Robespierre

  3. il debito pubblico americano è stato accumulato anche per rilanciare l’economia,vedi crhraysler, mentre in italia è stato fatto per fare clientela e scopi personali.l’accenno alla sanità di questo articolo è molto pertinente.saluti a tutti i frequentatori di questo sito

  4. paga pantalone
    Concordo con te reo, vorrei aggiungere che gli americani Hanno fatto una legge con la quale pongono un limite al debito pubblico, cosa che in Italia non è stata fatta e che ci rende poco credibili ed estremamente vulnerabili agli effetti speculativi. saluti e buona domenica

  5. a muin
    Sarei grato se il DOTTORE ci illuminasse sulla fonde da cui a estrapolato la declassazione che porta gli americani da un credito AAA ad un AAA+. Inoltre l’articolo del DOTTORE non ci erudisce sul fatto che l’agenzia da Lui citata in incognito, ha ammesso di aver commesso un errore di valutazione di den 2000 miliardi di Euro. Egr. DOTTORE prima di scrivere La prego di informarsi, e se proprio ha la necessità di scrivere, sia corretto ed esaudiente.

  6. Robespierre guarda in borsa il titolo fiat in questi giorni e ti accorgerai che chi scrive questo articolo sa perfettamente quello che dice e lo ha detto prima degli effetti catastrofici a cui stiamo assistendo in questi giorni.non è il caso dei nostri dormienti e furbi politici.ciao

  7. serafino e robespierre guardate gli indici dei mercati e la reazione planetaria e vi accorgerete che non è allarmismo quello che è scritto in questo articolo.c’è chi le vede certe cose e chi è miope come i nostri politici.peccato che persone come il dottore non entrino in politica per dare una mano per il bene di tutti ma spesso non ne hanno il coraggio e si si limitano a parlare,anche se in politica sicuramente a tante persone come lui non lasciano spazio.grazie per l’ospitalità

  8. x cari
    Caro cari, visto che il DOTTORE non vuole intervenire personalmente, si faccia spiegare che senso ha ciò che ha scritto in un momento in cui TUTTO sta precipitando (parole di LETTA). Non so se il DOTTORE si riferisca a declassamenti ed indici di borsa pubblicati da riviste che solo Lui legge. Oggi la Borsa ha registrato un nuovo ennesimo scivolone, molto pesante è quello registrato a Piazza affari. In Inghilterra è in atto una rivolta urbana che si cerca di fronteggiare con notevole affanno; Vi è in atto un tentativo di declassamento della Francia. In questo quadro compare un articolo del DOTTORE che si preoccupa delle ripercussioni che si avranno sui titoli Fiat e sulla ricaduta Termolese. Non ho altri termini per definire l’ennesimo capolavoro del DOTTORE immondizia ispirata da un forte provincialismo di pessimo gusto. Trovo gli articoli pubblicati dal DOTTORE poco costruttivi, molto approssimativi e scarsi di spirito puramente giornalistico. Rimpiango moltissimo il periodo in cui il DOTTORE si dedicava elle filastrocche, che lui definiva componimenti poetici, almeno quelle ci facevano ridere. Non penso che la discesa in campo del DOTTORE sia auspicabile in un momento storico in cui i vecchi bacucchi della politica dovrebbero andare in prepensionamento per essere rimpiazzati da esseri pensanti con una visione del futuro non offuscata da veline e paraocchi. Cordiali saluti Robespierre.

  9. palatofino
    Robes ha ragione, il Dott. ci ha assillato sta in mezzo d’appertutto scrive di ecomonia, fisica politica sindacalismo, poesie, di tutto e di più, appunto non perde tempo per scrivere senza sapere cosa scrive. Per noi ciò che scrive è pura spazzatura e denota la voglia di fare la primadonna, se vuole entrare in politica lo dica chiaramente e non continui a farsi tirare la calzetta come una donnicciola. Ogniuno è libero di leggere e scivere la spazzatura che desidera, a ciò che scrive Robes. piace,anzi piace moltissimo.

  10. basta un dettaglio
    Cito:”Il declassamento del debito sovrano americano appena decretato da una agenzia di rating da AAA ad AAA+” , l’articolo parte con un errore non AAA+ ma AA+. Siccome è un dato su cui ruota tutto il ruota il ragionamento, non è un dato marginale. Una persona accorta, come vuole fare intendere il dr. Totaro, non lo avrebbe mai fatto.Poi, tutto il resto,mi dispiace ma condivido l’opinione di Robespierre, è spazzatura. Di cui si è parlato già troppo

  11. caro marrano il suo è un commento quello del robespierre non lo è, come è possibile che un evidentissimo errore di stampa così chiaro possa indurre simili considerazioni? le considerazioni fatte nell’articolo sono ampiamente verificabili a distanza di pochi giorni,ora che a voi piace buttarla in politica ma quella politica della casta è un problema vostro.se avete qualcosa da dire pubblicamente con il robespierre fatelo con il vostro nome e la vostra faccia con dignita,buonasera

  12. amico mio robespierre anche un bambino avrebbe capito l’errore di battitura o trascrizione ma tu evidentemente non scrivi per dire o dare qualcosa agli altri ma tu scrivi per fare polemica e se pur ti si legge per questo il contenuto delle sue esternazioni è vuoto.mi dispiace ma è così i suoi scopi sono chiaramente politici ed anche di contenuto un po “fascista”(le raccomando di interpretare a modo suo ….) ossequi

  13. vediamo un po’
    Mi meraviglia tutto l’interesse ha suscitato questo articolo. Ma visto che sono stato chiamato in causa allora farò vi spiego perchè non mi piace. L’articolo parte dalla considerazione di un fatto generale, il declassamento del rating degli Stati Uniti, e si chiede come questo possa avere influenza su una situazione particolare come la Fiat. Allora prosegue dicendo che la Fiat ora è fortemente legata agli Stati uniti per cui potranno esserci effetti nefasti. E se chiude la fiat, addio Molise. Allora, dove stà la debolezza logica di questo ragionamento. Precisamente in questo. Ammesso e non concesso che il downgrading possa innescare una spirale economica perversa fino ad una recessione severa degli Stati Uniti, beh, allora non solo la fiat salta, ma salta tutto. Saltano le banche, saltano le economie, saltano gli stati. A quel punto, e chissenefrega della fiat. Avvitarsi su ragionamenti se un maggiore o un minore sindacalismo possa salvare la Fiat, e del tutto ozioso, perchè lo scenario paventato non si potrebbe risolvere a livello di singola azienda, neanche a livello di singoli stati, solo attraverso direttori di massimo livello per esempio G7 o G20. Naturalmente il problema della produttività e competitività dell’azienda è importante, ma in un quadro economico stabile, non in una situazione apocalittica come in quella accennata dal Dr. Totaro. Allora ha senso ragionare se sia giusto scambiare alcuni diritti per una maggiore stabilità, più flessibilità con migliori salari. Ecco allora nel testo c’è un fritto misto di troppe cose orecchiate qua e là che non si legano insieme ed il tutto dà la sgradevole sensazione di superficialità e genericità. Per quanto riguarda la scelta di non pubblicare il nome, penso che sia perfettamente legittima, c’è un cittadino che non vuole, non ha interesse, o non ritiene opportuno apparire pubblicamente, ma vuole comunque esprimere un’opinione.Dov’è il problema?

  14. einaudi
    … il concetto alla base è : quello che succede dall’altra parte del mondo ha effetti sulla nostra quotidianità … ergo svegliamoci e troviamo delle alternative valide che non siano legate alla sola fiat ma possa passare attraverso la valorizzazione di ciò che si ha … nel salento non mi pare che tutto giri intorno a fiat, o no?

  15. caro marrano lei è evidentemente una persona che merita attenzione e rispetto per il contenuto delle sue marrano idee che sono evidentemente diverse dalle mie.l’accento principale di questo articolo rimane quello che in questo mondo globalizzato ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e sarà causa del suo destino.ma le regole saranno dettate altrove ai sindacati non resterà che decidere se adeguarsi o no. il localismo nonè provincialismo ma la coscienza che ciò che accadra ci riguarda personalmente. inoltre la superficialita dei contenuti è legata alla necessità di affrontare tanti temi per tutti intelligenti e colti come robespierre e poveri cretini come me che conosce troppo bene il lo scrivente di questo articolo e la sua onesta disinteressata e non allineata alla casta.ossequi.

  16. tutto vero e detto già da oltre una settimana. oggi il decreto che prevede un forte decentramento della contrattazione del lavoro.meno legge e più contratto.in questo articolo è stato già chiaramente espresso .indi ragion per cui chi ha scritto questo articolo ha le idee molto ma molto chiare!!!!!ognuno dovrà assumersi la responsabilità del proprio futuro sindacati lavoratori ed aziende,ce lo richiede la globalizzazione per la nostra sopravvivenza di primo mondo.complimenti alla redazione che lascia parlare tutti.

  17. x robespierre,marrano e tutti gli altri
    “la società degli ignoranti” è fatta di pura ignoranza,vera ignoranza,pulita ignoranza,palese ignoranza,democratica ignoranza etc. etc. ignoranza. a tutti i saccenti che volessero …e lo fanno darci e darmi dell’ignorante vorrei rivolgere un sincero ringraziamento per lo sforzo profuso ad acculturarci. essere coscientemente ignoranti ci aiuta molto ad ascoltare con interesse ciò che ci viene comunicato.parliamo molto ma ascoltiamo ancor di più … e con il piacere di apprendere ed accrescere le nostre conoscenze e regalare a tutti coloro che ci sopportano questo nostro impegno. sinceramente grazie a tutti coloro che sono inetervenuti sull’argomento, sicuramente dopo il vostro apporto e le vostre considerazioni abbiamo una visione più ampia e democratica sull’argomento.

  18. avevi visto giusto ! e venti giorni prima che accadesse questa catastrofe planetaria quando gli altri neanche sentivano l’odore di quello che stava succudendo. peccato che continui a rifiutare la tua candidatura il molise ne guadagnerebbe ma evidentemente saresti ……comunque siamo ancora qui ad aspetarti se cambiassi idea