CantiereOperaioTERMOLI – Dopo un 2014 col segno meno e un 2015 ancora in lieve flessione, le previsioni per il 2016 danno per il Molise un incremento del PIL che lo riporterà finalmente in territorio positivo. Gli indicatori economici della regione mostrano in effetti per l’anno in corso qualche confortante segnale di ripresa. Lo confermano i dati dell’Osservatorio dei Territori, elaborato dalla struttura Territorial and Sectorial Intelligence di UniCredit, che analizza il quadro congiunturale della regione e la dinamica dei principali indicatori economici, anche in chiave prospettica. 

Lo studio evidenzia come, per l’anno in corso, si assista a una prosecuzione del processo di graduale attenuazione della contrazione del PIL della regione. Entrando nel dettaglio, infatti, l’analisi di UniCredit conferma come nel 2015 il PIL molisano sia finalmente ad un passo dal segno più, mostrando un progressivo miglioramento rispetto al minimo di due anni fa, con un minor divario rispetto alla dinamica nazionale. Dopo il tonfo del 2013, infatti, anno in cui il PIL molisano è sceso del 6% su base annua anche a causa del difficile scenario economico internazionale, lo studio stima per il 2014 un allentamento del calo, con una riduzione del 2%, mentre per il 2015 il tasso di variazione è ancora più contenuto (-0,1%). Per l’Italia invece è previsto un ritorno del PIL in territorio positivo già quest’anno (+0,7%). 
I nostri dati – commenta Giovanni Forestiero, nuovo Responsabile per il Centro Italia di UniCredit – tracciano uno scenario incoraggiante. Guardando al Molise, dunque, secondo le stime del nostro Osservatorio l’economia della Regione nel 2016 dovrebbe cominciare a uscire dalla situazione di difficoltà nella quale si è trovata negli ultimi anni. Emergono infatti dei segnali positivi per il 2015 relativamente ad alcuni settori: nel corso dell’anno accelera il settore primario e torna a crescere l’industria, mentre recuperano ma restano in calo servizi e soprattutto l’ediliziaVedo molto positivamente anche i dati sulla crescita dell’export e le previsioni per il 2016 di un rafforzamento dell’incremento dei consumi. Viviamo sicuramente dunque una congiuntura favorevole che è confermata anche dall’andamento delle nostre attività come banca: nel primo semestre 2015 i nostri impieghi, in termini di erogato alle pmi della regione , sono cresciuti del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e riscontriamo numeri positivi anche sulle erogazioni prestiti ai privati (+9%). Un dato che va preso con prudenza, ma che conferma una tendenza positiva per l’economia locale che vogliamo intercettare e sostenere quanto più possibile anche con l’aiuto degli altri attori dello sviluppo locale. Come banca continueremo a lavorare affinché si creino le condizioni favorevoli perché le aziende prosperino sul nostro territorio e abbiano poi l’interesse ad investire e continuare a creare valore per questa regione e per la sua comunità”.

L’Osservatorio dei Territori di UniCredit stima che il valore aggiuntodell’industria sia quello che registrerà la miglior ripresa nel 2015, passando da una flessione del -8% nel 2013 al +0,6% quest’anno. Bene nel 2015 anche il settore primario, per il quale è atteso il maggior aumento di valore aggiunto nel 2015. Recuperano ma restano in calo i servizi (che passano da un -4,7% del 2013 al -1,6% del 2014 a -0,3% nell’anno in corso) e l’edilizia (che passa dal -19,9% del 2013 al -5,3% del 2014 a un -1,6% di quest’anno).

Dopo la pesante contrazione del 2013, nel 2015 si stima ancora una decisacrescita delle esportazioni molisane che, secondo lo studio di UniCredit, dopo un -10,2% del 2013 confermano per l’anno in corso il +10%  raggiunto nel 2014.
“I segnali positivi che ci giungono dall’andamento dell’export molisano – aggiunge Elena Russo, da poco nominata Responsabile Commerciale per il Molise – ci confermano una volta di più quanto quello dei mercati esteri sia uno sbocco fondamentale per le imprese locali. Analizzando la composizione settoriale dell’export molisano nel 2014 si registra una impennata per  l’industria estrattiva, per i mezzi di trasporto  (+77,2%) e per i prodotti alimentari (+36%). Risultano in aumento anche le vendite estere degli altri principali settori di esportazione: apparecchi elettrici (+13,4%), legno e prodotti in legno, carta e stampa (+6%) e sostanze e prodotti chimici (+1,2%), mentre arretra il comparto della gomma-plastica.Le nostre imprese in questo momento hanno bisogno più che mai di sostengo e UniCredit èpronta a mettere a disposizione dell’economia locale tutti i vantaggi di una struttura internazionale presente in 20 paesi. Possiamo essere per le aziende del Molise una finestra sul mondo, un partner che può accompagnarle nell’internazionalizzazione della propria attività e sostenerle adeguatamente per affrontare la sfida sui mercati esteri.
Relativamente ai paesi di destinazione, sono cresciuti significativamente nel periodo esaminato i flussi di export molisano diretti verso il Nord Africa, in special modo Algeria (+460%) e Libia (+58,3%). In aumento anche gli scambi con i paesi dell’Europa occidentale (+28,5%), USA (+17,6%) e Repubblica ceca (+3,1%). In riduzione invece le esportazioni in Canada  (-35,9%), Romania (-49,9%), Polonia (-19,2%) e Giappone (-3,6%).
Migliora la dinamica delle importazioni in regione secondo l’Osservatorio dei Territori di UniCredit: dopo il minimo del -7,1%  del 2013 gli acquisti dall’estero passano al +1,3% l’anno successivo e accelerano ben oltre il dato nazionale nel 2015 (+8,7%).
Per quanto riguarda il numero di occupati in regione, dopo l’importante balzo in avanti dell’anno scorso (+2,1%), nel 2015 si prevede un dato leggermente cedente (-0,2%). Analizzando il fenomeno per settore di attività, peggiora il quadro occupazionale nell’edilizia e ancor più in agricoltura (entrambi i settori con cali attesi a doppia cifra nel 2015). Rallenta appena la crescita di addetti nei servizi (+2,1% quest’anno mentre nel 2014 la variazione era del +2,4%), mentre l’industria accelera notevolmente (+16,2%).
Per quello che riguarda la condizione economica delle famiglie in Molise, iconsumi avanzano in modo più sostenuto (+1,1% la stima per il 2015 rispetto a +0,3% dell’anno precedente) ed è atteso un aumento del reddito disponibile quest’anno (da -1% del 2014 a +0,6% del 2015). La propensione al risparmio(ossia la quota di reddito disponibile accantonata dalle famiglie per il risparmio)scende di poco e si attesta al 10,2%.
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