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CAMPOBASSO _ Si è discusso in Consiglio Regionale un punto all’ordine del giorno, relativo alla figura del Tutore pubblico dei minori, Nunzia Lattanzio che non avrebbe, secondo qualcuno, i requisiti necessari, per ricoprire tale ruolo. Anche se, sembra più realistica la versione che vede la Lattanzio, come caprio espiatorio per le dichiarazioni a lei attribuite circa l’opportunità di far comparire i bambini sui carri dei Misteri di Campobasso. Per molti, invece, è proprio questo il motivo d’ interesse nei suoi confronti, tanto da inserire l’argomento, come punto di discussione ai lavori del Consiglio Regionale. A difesa dell’istituto che tutela i minori, il Consigliere Scarabeo, che non ritiene, giustificate le proteste e il polverone mediatico sollevato sulla questione, né tantomeno pertinente, secondo il politico regionale, la discussione dell’argomento in Consiglio regionale. «Il caso mediatico, innescato dall’intervento del Tutore dei minori, sull’opportunità o meno di far salire i bambini sui “Misteri” nella festa del Corpus Domini, non può finire in quest’aula ed essere trattato come un normale punto all’ordine del giorno”.

Sono le dichiarazioni del Consigliere Scarabeo che aprono il suo intervento in Consiglio regionale. « Non può esserlo perché non è né un caso direttamente pertinente ai lavori del Consiglio regionale né tantomeno politico. Anzi per meglio dire, politico lo è, forse anche troppo, ma non certo per i fini nobili insiti nel significato della parola, bensì per altre ragioni che non hanno niente a che vedere con i bambini e con i Misteri» continua il Consigliere Scarabeo che aggiunge «L’intervento del Tutore pubblico dei minori del Molise, non può essere in alcun modo interpretato come un veto imprescindibile alla presenza dei bambini sui carri del Corpus Domini, lo sappiamo tutti! Affermare il contrario significa mortificare l’intelligenza della stessa Dott.ssa Lattanzio e quella di moltissimi altri cittadini, molisani e non, che hanno interpretato, il suo intervento, per quello che realmente voleva essere». Non vanno, infatti, dimenticate tutte le battaglie portate avanti dal Tutore dei minori e degli apprezzamenti che da più parti le sono arrivati per il lavoro che ha svolto nel suo delicato ruolo a difesa dei diritti dei più piccoli. Lo evidenzia lo stesso Consigliere Scarabeo con questa dichiarazione «le battaglie che l’istituto, rappresentato dalla Dott.ssa Lattanzio, ha portato avanti finora, sono state tali e tante da far assurgere questa regione come una tra le più virtuose in questo senso. Il suo lavoro è stato sempre apprezzato, non si comprendono quindi, le ragioni di questa presa di posizione assunta nei suoi confronti. Lei non ha mai affermato che la manifestazione, interprete primario della tradizione di questa regione, debba essere stravolta dalla mancata partecipazione di bambini sui carri dei “Misteri.

Anzi lei stessa chiarisce ampiamente che non ha mai voluto mortificare questo straordinario evento, aggiungendo che non ha mai parlato di divieto dell’impiego di bambini, né di “violenza” e di “ costrizione” da parte dei loro genitori. I Misteri, rappresentano la tradizione molisana di circa 250 anni» aggiunge il Consigliere Scarabeo “ed hanno raggiunto i confini nazionali; la Processione dei Misteri ha anche sfilato a Roma, in Piazza S. Pietro, è ampiamente riconosciuta l’importanza di questo evento con tutte le sue peculiarità, che nessuno vuole stravolgere. Affermare che i volti di quei bambini che ad un’altezza di circa 6 metri, sorretti da imbracature metalliche, sotto le alte temperature stagionali, si tingono a tratti di sofferenza, non è affermare una bugia. Le dichiarazioni della Lattanzio, parlano di modernizzazione dei Misteri e nel modo come lo ha esposto, non significa affatto demonizzarli così tanto da paventarne l’eliminazione». Non ci sarebbe molto da discutere sul fatto che il tutore abbia chiesto maggiore attenzione nei confronti dei bambini impiegati sui carri del Corpus Domini. Nonostante ciò, è stata comunque aperta una caccia alle streghe basata sui presupposti che tali dichiarazioni avrebbero danneggiato l’immagine di Campobasso e addirittura dell’intera regione. Non è di questo parere il Consigliere Scarabeo “Campobasso, a mio avviso, non è stata assolutamente mortificata dall’articolo del Tutore dei Minori sui Misteri, ancor meno la Regione. Più danni, invece hanno fatto le dichiarazioni della politica che forse con troppo impeto ha voluto, come si dice: buttare le mani avanti, arrivando a chiedere le dimissioni dello stesso tutore, non già a causa dei possibili disagi patiti dai bambini figuranti, bensì per il grave danno d’immagine arrecato alla Città. Se l’intervento del Tutore pubblico dei Minori non ha mai voluto significare quello che al contrario artatamente le è stato attribuito, che c’entrano allora i bambini dei Misteri con l’immagine di Campobasso? E cosa c’entra il proprio luogo di nascita per ricoprire un ruolo istituzionale e poter parlare a favore o contro una manifestazione?

Cos’è, davvero che si vuole salvaguardare, e cosa invece di ottenere? Secondo il Consigliere Scarabeo “l’assenza di un confronto molto più civile, nelle sedi opportune, avrebbe forse meglio evidenziato il principio della libertà di opinione, anche su argomenti tradizionalmente forti, come possono essere i Misteri per Campobasso. E’ fin troppo evidente che della questione se ne sta facendo una strumentalizzazione senza precedenti, ed io, nella mia esperienza politica, ho sempre combattuto chi, in nome di qualcosa d’importante ha cercato di approfittare dell’occasione, piuttosto che ragionare e confrontarsi in luoghi e sedi più opportune. Invece si è voluto alterare il dibattito per arrivare ad impegnare questo Consiglio in una scelta che non ha materia del contendere. E poi, con tutto quello che abbiamo da fare, con i problemi di ogni tipo che bisogna risolvere in questa regione, mi meraviglia e non poco la solerzia e la preferenza che si è voluto accordare alla discussione, ripeto, per me non assolutamente pertinente, su quest’argomento, in questa assise”.

A margine del suo intervento, il Consigliere Scarabeo auspica una visione più ampia, in futuro su vicende del genere «finisco con l’auspicio che questo Consiglio, non si lasci condizionare da simili situazioni, il nostro compito è altro, quello cioè di mettere a confronto le ragioni di ognuno, per affrontare e migliorare entrambe le doglianze, non cadere nella rete delle strumentalizzazioni a cui, troppo spesso e inopportunamente, la componente politica di questo consesso, si trova di fronte”.

Massimiliano Scarabeo Consigliere regionale

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