TERMOLI – In Molise c’è 1 avvocato ogni 146 abitanti ed è al quinto posto nella classifica italiana per la quantità di legali presenti superando la media nazionale attestata su 1 ogni 204 abitanti. In cima alla classifica ci sono Calabria e Campania con uno ogni 123 abitanti e 1 ogni 129, contro una media nazionale di 1 ogni 204, per un totale di oltre 291 mila legali in esercizio nel nostro Paese. Anche Lazio e Puglia risultano avere una forte presenza di avvocati: 1 ogni 133 abitanti nel primo caso e 1 ogni 139 nel secondo caso.

In altre regioni il numero di avvocati è invece di gran lunga inferiore alla media nazionale. In Umbria si conta 1 legale ogni 856 residenti, analogamente in Trentino Alto Adige il rapporto è tre volte e mezzo inferiore alla media italiana (1/698 abitanti) e similare è la situazione in Valle D’Aosta (1/600 abitanti).

Se restringiamo l’osservazione al dettaglio provinciale sono tre le realtà meridionali più “affollate” di avvocati. Su tutte svetta Salerno (1/101) con una densità più che doppia rispetto alla media nazionale. Anche Catanzaro non è da meno: 1 legale ogni 105 residenti. Terza è Benevento (1/114 abitanti) che precede la Capitale (1/117) e Napoli (1/118). E’ quanto emerge da un’analisi di DAS, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale.

Dalle nostre ricerche di mercato – afferma Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS Italia – abbiamo capito quanto gli italiani abbiano bisogno di un supporto legale per tutelarsi dai rischi e dai problemi della vita quotidiana, soprattutto in caso di controversie relative a incidenti stradali, liti condominiali o vertenze di lavoro. Gli italiani hanno il terrore di rivolgersi a un avvocato perché temono di non poterselo permettere e contestualmente non sempre ne hanno uno di fiducia a cui potersi affidare”. L’Emilia Romagna è la tredicesima regione italiana per densità di avvocati (1 ogni 294 abitanti) con la provincia di Bologna prima e Ravenna ultima.

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1 commento

  1. E grazie.
    Quando apri’ l’Universita’ c’era solo quello! E tutti, se non potevano andarsene, erano “costretti a scegliere” tra giurisprudenza o economia. E il risultato si vede esattamente ora, siamo sommersi di avvocati disoccupati che non servono a un cacchio.
    Ma io mi domando: perche’ non hanno mai messo altri indirizzi piu’ specifici?