L’amministrazione da lei guidata, non si è certo sciolta per le questioni riguardanti il suddetto argomento, infatti la costituzione della società è avvenuta ben due anni dopo la sua caduta. Chiarita la questione del porto turistico, mi sembra di ricordare che la dottoressa Piscopo, per quanto riferito a noi consiglieri di maggioranza e anche al partito dell’udc, non fu costretta a rassegnare le dimissioni a causa del tentativo da parte di alcuni di far prevalere interessi particolari e personali rispetto al bene comune, ma, “come sempre lei stessa ha affermato e sostenuto”, solo per i difficili rapporti di carattere interpersonale con la maggior parte dei consiglieri di maggioranza, infatti le sue dimissioni arrivarono malgrado dopo ogni tentativo fatto da me, da altri consiglieri e dallo stesso partito dell’udc a cercare di farla recedere da quel proposito.
La riprova di quanto stò affermando stà nel fatto che successivamente ha provato a ricandidarsi a sindaco, trovando per la verità pochissimo consenso. Se poi, l’allora sindaco, nei mesi del suo mandato ha subito pressioni particolari, oppure ha avuto rapporti con gente che ne io (e penso) ne gli altri consiglieri di maggioranza abbiamo mai conosciuto, questo è solo un problema suo ed esclusivamente di carattere personale, sbagliando ancora una volta a non comunicarlo alla sua maggioranza.
Concludo dicendo che ho piena fiducia nel lavoro dei magistrati affinchè si faccia piena luce su di una questione cosi delicata, e spero che chi è estraneo ai fatti riesca presto a dimostrarlo e non riceva oggi vilipendio ingiustificato.
Antonio Saburro
Presidente Provinciale Udc
