CAMPOBASSO _ Interrogazione a risposta scritta del Consigliere regionale Petraroia al Presidente della Giunta Regionale, in qualità di Commissario Straordinario per il Post-Sisma sui tempi di completamento della ricostruzione della Classe “A” e della messa in sicurezza delle scuole e del territorio dopo l’approvazione del D.L.n.225/2010 “Milleproroghe”.

Questo il documento:

Premesso che il 31.12.2009 è terminato, su tutto il territorio della Provincia di Campobasso, lo stato di emergenza dichiarato ai sensi dell’art.5, comma 1, della legge 225 del 24.02.1992 con Decreto Presidente del Consiglio del 31.10.2002 “Dichiarazione dello stato di emergenza in ordine ai gravi eventi sismici verificatisi il 31.10.2002 nel territorio della Provincia di Campobasso”; Tenuto conto che la successiva Ordinanza del PCM n.3839 del 12.01.2010, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 14 del 19.01.2010, nel regolamentare il percorso di transizione dalla gestione straordinaria a quella ordinaria, ha introdotto una serie di disposizioni che consentono al Commissario Delegato alla Ricostruzione di completare gli interventi necessari per consentire il definitivo ritorno alla normalità prevedendo, tra l’altro, l’autorizzazione in capo al Commissario delegato ed i Sindaci, negli ambiti di rispettiva competenza, a continuare ad erogare il contributo di cui all’art. 2, comma 1, dell’ordinanza di protezione civile n.3253/2002 in favore delle famiglie che alla data di cessazione dello stato d’emergenza continuano a sostenere oneri per l’autonoma sistemazione;

Vista l’Ordinanza P.C.M. n.3253 del 29.11.2002 con la quale si autorizzava il Commissario Delegato e i Sindaci dei Comuni ad assicurare l’assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto provvedendo ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, fosse stata distrutta in tutto o in parte ovvero sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l’autonoma sistemazione fino a 400 euro mensili o laddove non fosse stato possibile al reperimento di una sistemazione abitativa alternativa; Tenuto conto che le disposizioni di cui all’OPCM n.3253 del 29.11.2002, inizialmente applicabili ai Comuni della Provincia di Campobasso rientranti nella cosiddetta “Area del Cratere Sismico” composta da 14 Comuni (Castellino del Biferno, Colletorto, Larino, San Giuliano di Puglia, Santa Croce di Magliano, Bonefro, Ripabottoni, Montelongo, Casacalenda, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Rotello, Ururi, Provvidenti) individuati indirettamente con i Decreti del Ministero dell’Economia del 14 e 15 novembre 2002 e 9 gennaio 2003 (sospensione tributi e contributi) sono state successivamente estese con Decreti del Commissario Delegato n.5, n.7 e n.21 del 2003 a 83 Comuni della Provincia di Campobasso;

Preso atto che per la ricostruzione/riparazione degli immobili privati rientranti nella Classe “A” (escluso Comune di San Giuliano di Puglia), ovvero le abitazioni principali e/o immobili sedi di attività produttive con ordinanza di sgombero totale, sono stati presentati 1.266 progetti per la ricostruzione di 5.078 unità immobiliari con una previsione totale di finanziamento superiore a 500 milioni di euro; Considerato che ad oggi, dei progetti summenzionati, ne risultano finanziati circa il 33% per un importo complessivo di circa 170 milioni di euro e che i nuclei familiari ancora inseriti in moduli abitativi o in autonoma sistemazione nei 14 Comuni del Cratere sono complessivamente 693 di cui 227 in moduli abitativi e 466 in autonoma sistemazione.

A questi si sommano i 191 nuclei familiari dei Comuni fuori dal cratere di cui 19 in moduli abitativi e 172 in autonoma sistemazione. Per un totale di 884 nuclei familiari; Tenuto conto che alla somma prevista per la ricostruzione/riparazione degli immobili di Classe “A” va aggiunta l’ulteriore somma di 12 milioni di euro per il finanziamento di n.122 immobili sedi di attività produttive / agricole con ordinanza di sgombero totale, classe “A Bis”, e le somme necessarie per le altre Classi di priorità (“B”, “C”, “D” e “E”) per le quali è necessario un finanziamento di euro 1,6 miliardi (ancora non stanziato). Accertato, pertanto, che per procedere alla riparazione/ricostruzione di tutti gli immobili di “Edilizia Privata” rientranti nelle diverse classi di priorità sono necessari ancora circa 2 miliardi di euro;

Verificato che i progetti preliminari di stima degli interventi di riparazione e ricostruzione di “Opere Pubbliche” individuate dai Comuni (escluse le scuole e gli edifici di culto e le OO.PP. relative al comune di San Giuliano di Puglia) prevedono un finanziamento complessivo di 1 miliardo di euro di cui ad oggi finanziati solo 63 milioni euro; Tenuto conto che con OPCM 3417 del 24.03.2005 l’Ing. Rinaldi ha assunto anche la qualità di “Soggetto Attuatore” per “la realizzazione di tutti gli interventi ed opere, anche infrastrutturali, di ricostruzione inerenti al territorio della provincia di Campobasso colpito dagli eventi sismici del 2002”. e che lo stesso, con OPCM n.3880 del 3.06.2010 è stato sostituito dal Provveditore Interregionale per la Campania e il Molise; Verificato che tra le OO.PP. finanziate con fondi del terremoto rientra quella relativa alla messa in sicurezza e ammodernamento della SS 87 Sannitica che in questi giorni è all’attenzione dell’opinione pubblica per licenziamenti effettuati dalla Ditta Falcione, assegnataria di 42 milioni di euro di lavori, in favore di nuova forza lavoro proveniente da fuori regione; Considerato che gli eventi sismici in esame hanno determinato anche gravi danneggiamenti agli Edifici di Culto e che per il ripristino degli stessi è stato adottato un Piano Generale di intervento che prevede come stima per il finanziamento dei progetti preliminari di intervento un importo complessivo di euro 115 milioni di cui 32,28 ad oggi già finanziati;

Accertato che il sisma del 2002 ha aggravato la situazione già fortemente precaria della messa in sicurezza gli edifici destinati allo svolgimento dell’attività scolastica determinando una ingente richiesta di finanziamenti per progetti di riparazione o ricostruzione di scuole pubbliche e private ad uso dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado per un importo complessivo di 155 milioni di euro. Di questa somma ad oggi risultano finanziati progetti per un importo di 60 milioni di euro; Preso atto che a seguito degli eventi calamitosi del 31.10.2002 con Ordinanza P.C.M. n.3253 del 29.11.2002 “Primi interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni conseguenti ai gravi eventi sismici verificatisi nel territorio delle provincie di Campobasso e di Foggia ed altre misure di protezione civile” è stata disposta l’evacuazione dell’intero Comune di San Giuliano di Puglia per il quale è stato successivamente predisposto dallo stesso Sindaco di concerto con il Dipartimento di Protezione Civile un piano di ricostruzione specifico così come stabilito dall’art.4, comma 1, della O.P.C.M. n.3279 del 10.4.2003.

Tale Piano pubblicato sul BURM n. 24 del 1.12.2003 è stato successivamente reso esecutivo con Decreto commissariale n.111 del 23.12.2004; Visto Il Decreto del Commissario Delegato n.120 del 28.07.2009 che ha rimodulato il Programma Generale delle Opere Infrastrutturali e l’articolazione degli interventi di ricostruzione del Comune di San Giuliano di Puglia individuando nell’importo in 240 milioni di euro, di cui 153,7 milioni per le Opere Infrastrutturali e 86,2 milioni per gli interventi di ricostruzione privata, gli impegni finanziari necessari per finanziare la ricostruzione;

Preso atto che dalla relazione trasmessa dal “Soggetto Attuatore” per la realizzazione degli interventi e delle opere di ricostruzione, anche infrastrutturali, per il Comune di San Giuliano di Puglia, ex OPCM 3375 del 10.04.2004, Ing. Claudio Rinaldi”, del 09.09.2010 prot.24147/10 le somme spese sono ripartite come di seguito indicato: 23,4 milioni di euro per progetti e interventi sul dissesto idrogeologico comunale, 2,5 milioni di euro per il funzionamento degli uffici del Soggetto Attuatore, 994 mila euro di consulenze tecniche, 29,4 milioni per interventi di viabilità e servizi a rete nel comune, 3,394 milioni per raccolta a abbattimenti macerie, 3,3 milioni per completamento di attività complementari, 1,450 milioni per il monitoraggio del territorio comunale, 4,395 milioni per opere accessorie, viabilità e completamento del villaggio provvisorio, 6 milioni di euro per impianto fotovoltaico, 400 mila euro per la frana sul corso del paese, 350 mila euro per gli arredi del Comune, 198 mila euro per lo studio del verde, 3,3 milioni per una struttura di rimessa per mezzi comunali, 831 mila euro per il depuratore, 2,2 milioni per il Palazzetto dello Sport, 542 mila euro per il campo sportivo, 2,6 milioni per l’arredo urbano, 1,126 milioni per la residenza degli anziani, 18 milioni di euro per interventi di viabilità e di recupero nel Centro Storico, 1,7 milioni per una strada comunale, 8,166 milioni per il consolidamento e la riqualificazione del Palazzo Marchesale, 735 mila euro per la Chiesa di S. Elena, 3,799 milioni per la Chiesa Madre, 25,4 milioni di euro per la nuova scuola e 4,5 milioni per il Parco della Memoria;

Tenuto conto, altresì, che a seguito dell’alluvione del Basso Molise, Il Presidente della Regione, Michele Iorio, nel marzo del 2003 è stato nominato dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, Commissario Straordinario anche per l’alluvione. Nell’Ordinanza di nomina (OPCM 3268 del 12 marzo 2003) all’art.15 è stabilito che al fine di consentire la ripresa produttiva delle zone colpite dal terremoto e dall’alluvione, la Regione può predisporre un “programma pluriennale di interventi per la ripresa produttiva della Regione Molise” (l’intera regione – 136 Comuni) per una somma complessiva pari a 453 milioni di euro tra somme stanziate specificamente per sopperire agli eventi calamitosi e fondi ordinari spettanti al Molise per la programmazione inseriti comunque nel regime emergenziale e nella gestione commissariale; Considerato che tale ingente somma di denaro è stata di fatto utilizzata prevalentemente per finanziare progetti presentati da Comuni, Enti pubblici ed aziende di territori non danneggiati dal terremoto e dall’alluvione e motivati da una logica di dubbia comprensione che esula dalla ripresa produttiva delle zone colpite;

Accertato che il Governo Nazionale con l’approvazione del Decreto Legge n.225/2010 ha deciso di scaricare sulle comunità distrutte da eventi calamitosi l’onere di provvedere con propri fondi alla ricostruzione e alla ripresa produttiva e ha, quindi, compiuto un grave atto di ingiustizia nei confronti delle popolazioni italiane colpite da terremoti, alluvioni o altre calamità naturali perchè l’aumento delle addizionali, dei tributi e dell’accise sulla benzina, penalizzerà ulteriormente le nostre comunità; Tutto ciò premesso e tenuto conto che in 8 anni sono stati spesi complessivamente 850 milioni di euro nel mentre la ricostruzione nei comuni del cratere, salvo S. Giuliano di Puglia, è ancora ferma al 30% del totale e nei comuni fuori dal cratere non è proprio iniziata;

CHIEDO 1. Di sapere quali iniziative intende assumere la Regione Molise per assicurare il completamento della ricostruzione per la Classe “A” in modo tale che tutte le 5.078 unità immobiliari interessate dall’ordinanza di sgombero totale possano essere restituite alla loro funzionalità; 2. Di conoscere quali interventi si intendono assumere prioritariamente per rispondere alle necessità delle 884 famiglie collocate in autonoma sistemazione o nei moduli abitativi provvisori che stanno progressivamente deteriorandosi; 3. Di essere informato sulle modalità di reperimento dei fondi necessari per il completamento della ricostruzione della Classe “A” dopo l’approvazione del D.L. n.225/2010; 4. Di sapere in che modo saranno reperite le risorse occorrenti per mettere in sicurezza il territorio, le scuole e gli edifici pubblici, nonché per ricostruire i fabbricati e le attività produttive delle Classi “B”, “C”, “D” e “E”; 5. Di conoscere se la Regione Molise intende avvalersi o meno del disposto del D.L. n.225/2010 che disciplina il ricorso all’aumento della benzina, delle accise e delle addizionali per finanziare la ricostruzione Post-Terremoto.

Michele Petraroia

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