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Vincenzo Greco e Antonio Di Brino
TERMOLI _ Gentile Sindaco, la tempestività, l’irritualità e l’esigenza di rispondere attraverso gli Organi di Stampa ad una interpellanza presentata da un Consigliere di opposizione, nei confronti del quale ha manifestato da sempre una atteggiamento di sufficienza e superiorità, mi hanno fatto tornare alla mente una locuzione latina in voga negli anni del Liceo: “excusatio non petita, accusatio manifesta” che tradotta in italiano sta per “chi si scusa, si accusa”; d’altra parte anche San Girolamo, nelle sue lettere (Epist.4) avvertiva “dum excusare credis, accusas” cioè “mentre credi di scusarti, ti accusi”. Difatti dalla lettura delle sue giustificazioni sulla vicenda in oggetto sorgono alcuni interrogativi:
1. Se il contenzioso, come Lei, oggi sostiene, si fondava su un giudizio espresso nei confronti di un privato relativamente ad un provvedimento Prefettizio di espropriazione e che solo surrettiziamente chiamava in discussione i provvedimenti autorizzativi della Centrale Turbogas, perché L’Amministrazione Comunale ha avviato tale provvedimento ritenendolo debole a priori?

2. Se le opere accessorie alla Centrale Turbogas (gasdotto ed elettrodotto) erano già ultimate alla data di presentazione del ricorso, perché il Comune ha chiesto la sospensiva al Tar visto che non vi erano ragioni di urgenza?

3. Perchè Lei Sindaco, che ha sempre sostenuto di essere contro la Centrale Turbogas, nel momento in cui, venuta meno la partecipazione obbligatoria del Comune nel corso del procedimento autorizzatorio poteva, cosi come riportato nella Delibera cli Giunta Comunale n.49 del. 08/02/2007 “rendere invalido il procedimento finalizzato alle autorizzazioni della Centrale e delle opere annesse alla stessa”, oggi rinuncia al contenzioso e non, dice chi pagherà le spese legali fin qui sostenute per il loro ammontare?

4. Perché Sindaco, dopo due anni, vista l’infondatezza della richiesta di sospensiva, proprio oggi che si sarebbe potuto discutere il merito e proprio adesso che si va definendo l’arbitrato sul pagamento delle misure compensative decide di rinunciare?

5. Perché si difende dicendo che questa vicenda non deve assolutamente essere messa in correlazione con le scelte di politica ambientale e che la sua Amministrazione ha sempre perseguito con comportamenti di coerenza di fermezza ed autonomia che nessuno ha messo in discussione e dei quali però Le posso dire nessuno fino ad oggi si è mai accorto?

6. Perché non dice, invece, che sulle compensazioni aveva chiesto a Sorgenia 3,5 milioni di €uro che aveva previsto nel previsionale 2007 per raggiungere l’equilibrio di bilancio e che nessun beneficio diretto sarebbe andato ai Cittadini Termolesi come la riduzione del costo della bolletta energetica o l’assunzione in carico da parte di Sorgenia dei costi della pubblica illuminazione ecc., così come proposto dal gruppo di Forza Italia nella precedente Amministrazione?

Caro Sindaco, queste sono solo alcune delle domande che mi accingerò a farLe nel momento in cui sarò chiamato in Consiglio a relazionare sulla vicenda in oggetto spero che almeno in quella occasione riuscirà ad essere più puntuale e meno evasivo, riservandomi ovviamente in caso di replica di tornare a controbattere ulteriori Sue sortite pubbliche.

Cordialmente
Basso Antonio Di Brino
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