CAMPOBASSO _ Il Presidente della Regione Michele Iorio ha incontrato in mattinata i sindaci dell’area interessata dal terremoto del 2002 per discutere del prosieguo della ricostruzione post-sisma, e in particolar modo della proroga dello stato di criticità. Il Presidente ha espresso tutta la sua insoddisfazione circa la decisione del Governo nazionale di produrre un provvedimento di proroga solo fino ad aprile del 2012, per poi rientrare in una gestione ordinaria della ricostruzione. Anche i Sindaci hanno espresso estrema contrarietà circa un ordinanza che da alcuni e’ stata definita nei fatti una “non proroga” che quindi non produce effetti positivi pratici rispetto alle richieste provenienti da tutti i soggetti istituzionali dei territori interessati.

Questo, hanno detto alcuni primi cittadini, evidenzia la volontà del governo di trattare il sisma del Molise come un terremoto di serie B. Il Presidente Iorio ha sottolineato come e’ necessario avviare in termini di giorni la messa a punto di una Legge regionale che consenta già dal primo maggio, spirato senza ulteriori proroghe il termine ultimo dello stato di criticità, di far continuare senza soluzione di continuità l’attività tecnica attualmente svolta dai vari COC per la ricostruzione.

Evidentemente la legge -ha detto il Presidente- dovrà avere specifiche previsioni per la gestione delle varie fasi tecniche, progettuali e autorizzative della ricostruzione. Come pure dovrà indicare, previo un confronto con il Governo nazionale, la modalità di appostamento e di spesa delle risorse previste per la ricostruzione nella delibera CIPE di agosto. E soprattutto dovremo chiarire come questi fondi rientrano in una logica di emergenza e quindi non debbono essere assoggettati per i vari comuni ai vincoli del Patto di stabilita”.

Il Presidente della Regione ha anche chiesto che un gruppo di Sindaci affianchi la struttura tecnica regionale che sta scrivendo il testo della proposta di Legge regionale per la gestione della ricostruzione. Ciò al fine di giungere ad una norma il più possibile condivisa e capace di rispondere alle esigenze e alle necessità dei diversi comuni e di tutti coloro i quali hanno subito, a vario titolo e modo, danni con il terremoto del 2002.

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1 commento

  1. basta!
    I comuni del cratere hanno avuto 800 milioni di euro. Se non sono riusciti a completare la ricostruzione è solamente perchè qualcuno, forse troppi ci hanno mangiato. Comunque sia, altri soldi da spalare non se ne devono dare. Ma non la pensa così Michele Iorio che farà una legge per ingrassare altri clienti, amici o parenti, come nella sua consuetudine che è quella di usare le risorse pubbliche per mantenere l’immenso apparato di genuflessi al suo servizio.
    Io dico no allo sfruttamento della tragedia a fini commerciali. No alle iene e agli sciacalli.In senso figurato ovviamente perchè ho il massimo rispetto per questi animali.