Con le dovute differenze,mutuando la Merkel, dico che ”oggi siamo ad un bivio decisivo” in Molise e che quindi dobbiamo avere il coraggio di scommettere su un futuro diverso,migliore, possibile, pur senza nasconderci che la situazione è particolarmente complessa, delicata e difficile. Sarebbe però un errore imperdonabile bloccarsi in una sorta di resa dei conti sul passato e sul presente, anzichè lavorare alla costruzione di una alleanza solida e stabile che possa davvero Governare il cambiamento. Del resto, i guasti di questo ultradecennale Governo regionale li abbiamo visti e li subiamo tutti.
Ma non dobbiamo, con sterile visione manichea, dimenticare anche gli errori commessi in conseguenza e per causa di una opposizione che nei momenti più delicati si è divisa, scomposta, frazionata. Nelle democrazie il crollo di un Governo non è affatto un dramma, se c’è chi è in grado di prenderne il posto. Il problema quindi si risolve nell’offrire ai molisani ( che sono davvero stanchi di questo regime) una alternativa credibile in tempi rapidissimi ,senza dimenticare che l’obiettivo finale è e resta quello del superamento dell’attuale classe dirigente, presupposto indefettibile e pregiudiziale per la costruzione di un nuovo modello di riferimento e di sviluppo per questa Regione. Confesso che sono francamente preoccupato per come è stato avviato il delicato percorso delle primarie nel centro sinistra e ancor più di alcune improvvide dichiarazioni rese alla stampa, che considero davvero eccessive in vista dell’obiettivo ultimo sopra evidenziato.
Abbandonare i fondamentalismi, le primogeniture, le eccessive tensioni tra i competitor ; raccogliere sapientemente i segnali di insofferenza che si avvertono sempre più evidenti nell’area moderata; guardare con la massima attenzione a ciò che i leader centristi nazionali decideranno nelle prossime ore, pretendendo chiarezza e linearità di comportamenti; aprirsi a tutta quella vasta area culturale rappresentata dal mondo delle associazioni, dei comitati, delle categorie, del volontariato, acquisendone le professionalita’, i valori, la grande e disinteressata volontà di partecipazione . Oggi più che mai il Molise ha necessità di questa “grande coalizione” di forze, di soggetti, di capacità , di volontà, di coesione, in una parola di un grande movimento popolare che sappia esprimere una squadra di governo, un programma, un complesso di regole chiare e condivise per superare i personalismi ed i verticismi di questo dannoso modello feudale costruito in Molise . Sono certo che si può fare. REGIONE NUOVA (Oreste Campopiano)