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Oreste Campopiano
TERMOLI _ “Oggi siamo ad un bivio decisivo” disse Angela Merkel nell’ottobre 2005 allorquando la sua CDU approvò ,alla unanimità, l’avvio dei negoziati con la SPD sul programma di Governo della “grosse Koalition”. Un rassemblement di forze politiche distinte e per certi versi contrapposte, per avviare insieme il processo di modernizzazione del Paese e renderlo competitivo in un Mondo che cambiava rapidamente. A distanza di soli cinque anni da quell’accordo la Germania, che ha avuto la capacità ed il coraggio di anticipare gli eventi, è l’unico Paese europeo a poter vantare una crescita, in termini di PIL, pari a circa il 4,8% annuo.

 
Con le dovute differenze,mutuando la Merkel, dico che ”oggi siamo ad un bivio decisivo” in Molise e che quindi dobbiamo avere il coraggio di scommettere su un futuro diverso,migliore, possibile, pur senza nasconderci che la situazione è particolarmente complessa, delicata e difficile. Sarebbe però un errore imperdonabile bloccarsi in una sorta di resa dei conti sul passato e sul presente, anzichè lavorare alla costruzione di una alleanza solida e stabile che possa davvero Governare il cambiamento. Del resto, i guasti di questo ultradecennale Governo regionale li abbiamo visti e li subiamo tutti.

Ma non dobbiamo, con sterile visione manichea, dimenticare anche gli errori commessi in conseguenza e per causa di una opposizione che nei momenti più delicati si è divisa, scomposta, frazionata. Nelle democrazie il crollo di un Governo non è affatto un dramma, se c’è chi è in grado di prenderne il posto. Il problema quindi si risolve nell’offrire ai molisani ( che sono davvero stanchi di questo regime) una alternativa credibile in tempi rapidissimi ,senza dimenticare che l’obiettivo finale è e resta quello del superamento dell’attuale classe dirigente, presupposto indefettibile e pregiudiziale per la costruzione di un nuovo modello di riferimento e di sviluppo per questa Regione. Confesso che sono francamente preoccupato per come è stato avviato il delicato percorso delle primarie nel centro sinistra e ancor più di alcune improvvide dichiarazioni rese alla stampa, che considero davvero eccessive in vista dell’obiettivo ultimo sopra evidenziato.

Abbandonare i fondamentalismi, le primogeniture, le eccessive tensioni tra i competitor ; raccogliere sapientemente i segnali di insofferenza che si avvertono sempre più evidenti nell’area moderata; guardare con la massima attenzione a ciò che i leader centristi nazionali decideranno nelle prossime ore, pretendendo chiarezza e linearità di comportamenti; aprirsi a tutta quella vasta area culturale rappresentata dal mondo delle associazioni, dei comitati, delle categorie, del volontariato, acquisendone le professionalita’, i valori, la grande e disinteressata volontà di partecipazione . Oggi più che mai il Molise ha necessità di questa “grande coalizione” di forze, di soggetti, di capacità , di volontà, di coesione, in una parola di un grande movimento popolare che sappia esprimere una squadra di governo, un programma, un complesso di regole chiare e condivise per superare i personalismi ed i verticismi di questo dannoso modello feudale costruito in Molise . Sono certo che si può fare. REGIONE NUOVA (Oreste Campopiano)