CAMPOBASSO _ Oltre 19 milioni di euro: è questo il credito vantato dalla Provincia di Campobasso nei confronti della Regione Molise in base all’Accordo di Programma sottoscritto il 6 novembre 2009 per l’attuazione di opere e interventi di interesse regionale e approvato con Decreto del Presidente della Regione Molise numero 4 del 15 gennaio 2010. Fondi che, nonostante le numerose richieste avanzate dall’Ente di via Roma, ancora non riescono ad arrivare a destinazione e che hanno spinto il Presidente Nicola D’Ascanio a diffidare la Regione Molise affinché adempia agli impegni regolarmente sottoscritti.

La somma totale che non è ancora nelle disponibilità della Provincia ammonta a euro 19.241.189,34, riconosciuti per legge all’Ente, che hanno destinazione vincolata e che non è facoltà della Regione disporne diversamente. In base ad una determinazione della Direzione regionale IV della Regione Molise, si era disposto l’accreditamento, a favore della Provincia, dell’acconto del finanziamento pari a euro 1.834. 478, 93. Una disposizione, anche questa, mai attuata negli ultimi sette mesi nonostante la cifra promessa fosse pari solo al 10% dell’intero importo dovuto. In questo lasso di tempo, nonostante la indisponibilità delle somme, la Provincia di Campobasso ha redatto ed approvato 17 progetti facenti parte del Piano degli interventi concordati all’epoca e presentato alla Regione Molise nello scorso mese di ottobre. Anche in quella sede l’Ente è stato rassicurato in merito all’accreditamento delle somme.

Ma ad oggi, nonostante le quasi quotidiane sollecitazioni, la Regione ancora non mantiene gli accordi sottoscritti. Come si è evidenziato nel corso della riunione del 27 ottobre scorso, nella sede dell’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici, nell’elenco delle opere che sono parte integrante dell’Accordo di Programma sono presenti interventi di grande rilevanza per la sicurezza delle infrastrutture viarie provinciali. “Nonostante questo lasso di tempo nel corso del quale la Regione non ha ritenuto dover adempiere agli accordi sottoscritti nel 2009 – afferma il Presidente della Provincia, Nicola D’Ascanio – questo Ente ha continuato a lavorare nel rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione dell’Accordo, elaborando e redigendo progetti in attesa di poterli cantierare, per far fronte alle evidenti esigenze di sicurezza stradale e nella convinzione che questo sia il modo migliore per le Istituzioni di dare risposte alla crisi che attanaglia il mondo delle imprese e del lavoro. In passato, nonostante non fosse stato siglato alcun Accordo, la Regione ha disposto autonomamente l’utilizzo dei fondi ed ha consentito alla Provincia di poter attuare interventi di grande importanza quali la variante esterna di San Giuliano di Puglia e quella di Bonefro.

Ritengo quindi che siano pretestuose le motivazioni addotte per non adempiere alle nostre reiterate richieste e che adesso addossano le responsabilità della mancata erogazione delle somme dovute alla disciplina dei fondi Fas e a quella delle delibere del Cipe. Intendo rimarcare – conclude il Presidente D’Ascanio – che i fondi in questione costituiscono il compendio delle funzioni trasferite ope legis a questa Provincia, sono autonomi e disciplinati da atti formalizzati e quindi non assoggettabili ad alcun ulteriore vincolo riguardante le altre strutture finanziarie. Continuano, quindi, ad essere indebitamente trattenuti dalla Regione da undici, lunghi anni”. Nella diffida inoltrata ieri, la Provincia si è riservata azioni legali a tutela dell’interesse pubblico.

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