Simone Coscia
Simone Coscia
TERMOLI _ Se in ambito regionale le ultime consultazioni elettorali hanno posto fine all’era Iorio (finanche alla sua presenza in Consiglio!), quelle nazionali diversamente non hanno dato ragione al centro sinistra che, nonostante gli sforzi, non riesce a tutt’oggi a varare neppure l’ombra di un governo politico. In verità, il Partito democratico nel nostro Molise si trova a vivere un profondo paradosso dovuto al fatto che mentre in questa nostra periferia ha raggiunto “quote di potere da monopolio” e occupato tutto o quasi tutto l’occupabile, a livello nazionale, questo grande partito di massa (forse l’unico rimasto), sta rischiando la sua disintegrazione.

Ebbene-nonostante l’iniziativa “salva faccia” del Parlamento in carica, come quella doverosa ed improcastinabile del pagamento  dei propri debiti – il vero nodo politico che segnerà una svolta allo stallo di questa crisi istituzionale sarà la scelta del prossimo Presidente della Repubblica. E’ oramai  evidente che la sponda “governissimo” tra  Partito Democratico – Popolo delle Libertà – Lista Civica si è ampliata, la cui finalità non è tanto quella di “governare” il Paese, ma di dare comunque una “parvenza” di governo che rimandi di fatto il più possibile le votazioni.

Ed è con questa mera “finalità superiore” di salvare l’esistente che la casella “Quirinale” assume un valore fondamentale, oserei dire strategico per i signori della politica di mestiere. E’ indispensabile all’uopo che chi ricopra detta carica Istituzionale di rilievo abbia la medesima visione, diciamo, “trasversalista” (o meglio “inciucista”), affinchè l’incarico oggi “congelato” sia affidato nei modi e tempi dovuti a persona di “gradimento”.

Per questo, nei limiti del mio pensiero, spero due cose. La prima, che quelle forze politiche cui non aspirino a tale risultato si esprimano chiaramente e pubblicamente contro questo possibile scenario. La seconda, più importante, che sappiano disinnescare questo funesto futuro, proponendo un nuovo Capo dello Stato, che abbia la più alta considerazione sociale e politica, tale da potersi opporre a candidati “logorati” da logiche di potere fini a se stesso. In ultimo, visto che in questo periodo i nostri Parlamentari “regionali” si sono mostrati così iper attivi con numerose iniziative, proposte e visite varie ci informino pure, in modo chiaro, del loro pensiero a riguardo, e così anche gli stessi Consiglieri Regionali i quali saranno tenuti ad eleggere a breve i tre “Grandi elettori”, per la votazione appunto  del neo Presidente della Repubblica.

Dio salvi la Res Publica (o che almeno ci provi).
Simone Coscia

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