L'Albero della vita
L’Albero della vita
TERMOLI _ Forse non tutti sanno che possediamo e quando dico possediamo dico Termoli possiede e quindi i suoi cittadini, un enorme proprietà di beni culturali. Monumenti di incredibile valore storico come la Cattedrale, il Castello e l’intero Borgo medievale ma anche materiale e oggetti tombali di una necropoli che risale al VI sec. a.c. e ancora la Torre Saracena del Sinarca, quella del Meridiano, un probabile porto Frentano sommerso dal mare tutto da scoprire, e ancora centinaia di opere d’Arte contemporanea tra dipinti e sculture acquisite con il Premio Termoli arrivato alla sua LVI edizione.

Nel 1999 l’allora Assessore alla Cultura Ing. Antonino Maj ha voluto organizzare un momento culturale dedicato alla scultura della pietra e con grande passione e anche con un certo buon gusto ha invitato i grandi della scultura contemporanea e non solo italiani al Simposio di scultura Città di Termoli e che fu riproposto anche il successivo anno.

Grazie al simposio di Maj, con la regola del Premio acquisto e con il pagamento degli artisti e dei materiali e quant’altro sarebbe servito per organizzarlo, siamo entrati in possesso di sculture tutte molto grandi di Pietra Leccese e di un certo e rispettabile valore economico. Anche se sborsando bei soldi il rapporto tra la spesa effettuata e la qualità e quantità delle opere acquisite è risultato senza dubbio favorevole per la nostra città. Per anni, però, le opere hanno sostato senza una protezione necessaria ed esposte ad ogni intemperie nello spiazzo dell’ex mattatoio comunale ora magazzini dei Lavori Pubblici Comunali.

Dopo sette, otto anni di agonia alcune statue, grazie alle rotonde, si avete capito bene, le rotonde che hanno cambiato volto alla città e alla sua viabilità, sono state piazzate al centro delle isole ad arredare onorevolmente gli incroci principali della city. Le opere che sostano in queste rotonde non sono raggiungibili da pedoni per cui non possono essere danneggiate dall’uomo insensibile o dai maleducati, al massimo si dovrebbero manutendere solo a livello di pulizia e impermeabilizzazione della pietra leccese già delicata e questo sinceramente mi sembra che non viene fatto.

Il problema grosso però è per quelle opere che non sono al centro delle rotonde e quindi raggiungibili, come ad esempio la scultura di un grande Artista Napoletano Patrizio Zona che si trova nella Piazza antistante la Chiesa del Sacro Cuore dietro Piazza del Papa. Gli incivili e le persone maleducate, hanno rovinato in alcuni punti l’Albero della Vita di Pietra Leccese del grande Artista Napoletano.

Salvaguardare il nostro patrimonio Artistico e storico è dovere di tutti, alle amministrazioni politiche si chiede la giusta attenzione nel fare le manutenzioni periodiche e di mettere in sicurezza i capolavori ai cittadini si chiede rispetto e attenzione verso un patrimonio di tutti.

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1 commento

  1. ero uno scultore del simposio
    oggi leggo con qualche anno di ritardo l’articolo, mi preme comunicare al sensibile autore dell’articolo che purtroppo l’artista che ha realizzato l’albero della vita ci ha lasciti da poco tempo.
    Spero che le maestranze della stupenda Termoli sappiano tutelare in modo degno l’opera del grande maestro Zona