TERMOLI _ Lavoratori/lavoratrici, nei giorni scorsi la Regione Campania, nell’ambito delle misure anticrisi, ha deliberato lo stanziamento di risorse finanziarie comunitarie, sotto forma di integrazione salariale in favore dei dipendenti Fiat di Pomigliano, pari a 200 euro mensili pro capite.

Considerato che anche il Molise ha le medesime criticità territoriali, con centinaia di lavoratori in cassa integrazione che necessitano di assistenza salariale, per permettere alle rispettive famiglie di arrivare dignitosamente a fine mese, condividiamo e quindi sosteniamo l’iniziativa di un consigliere regionale che sulla nostra scia, ha fatto richiesta al Presidente della giunta, di aprire un tavolo di discussione, tra Politici, Management aziendale e Organizzazioni Sindacali, al fine di giungere ad una soluzione simile.

Quest’atto è in maniera evidente, a sostegno della nostra iniziativa, presa già diverso tempo addietro (richiesta di incontro con il consiglio Regionale), ma che purtroppo non ha ricevuto, in quel momento, la giusta e dovuta attenzione. Meglio tardi che mai…

Siamo stati accusati spesso, di perseguire politiche territoriali che cozzavano con una fantomatica giusta ed equilibrata politica sindacale nazionale e quindi molte iniziative unitarie, sono state bloccate sul nascere dall’immobilismo di alcuni. Ora assistiamo, ad iniziative di altri territori che giustamente si stanno muovendo autonomamente, a difesa dei loro  interessi, anche se inquadrate in un contesto più generale di tenuta degli stabilimenti italiani. 

Sarebbe ora che ci diamo una svegliata anche noi, visto che la situazione dell’area Cambi non prospetta nulla di buono e l’azienda continua a nicchiare
riguardo alle risposte. Inoltre l’azienda continua con i soliti movimenti sott’acqua:l     Si “importano” lavoratori da altri stabilimenti (si è sparsa voce in officina che addirittura potrebbero essere 100 le persone in arrivo…), senza aver prima risolto il problema della cassa integrazione al Cambio…l    

Si gestiscono gli spostamenti, da un’area all’altra dello stabilimento, con leggerezza,  tenendo conto quasi esclusivamente delle sole esigenze
aziendali. Che fine ha fatto la tanto sbandierata volontà di “venire incontro alle esigenze dei lavoratori” che in tutte le riunioni, la direzione del personale, prende come impegno formale davanti alla RSU ??? Infine, tornando al ragionamento iniziale, continuiamo ad auspicare la realizzazione di iniziative unitarie, tra cui un direttivo provinciale unitario, per rilanciare la politica sindacale territoriale.   La segreteria Uilm-Uil

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