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GUGLIONESI – “Scegli tu” questo il nome di una proposta di legge presentata dai deputati del PD che vede tra i primi firmatari la deputata molisana Laura Venittelli, e che prevede che a finanziare i partiti politici siano i cittadini, con il vantaggio di poter usufruire di un credito d’imposta del 40 per cento, “questo per ridare trasparenza alla politica” dice l’onorevole Venittelli. “Partiamo da Guglionesi – continua la Venittelli – per l’informazione e la consultazione su questa proposta di legge per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, perché il candidato alla carica di sindaco con il centro sinistra, Cloridano Bellocchio, ha inserito nel suo programma, l’abolizione delle spese, appunto, per la politica e per il consiglio comunale, un risparmio quantificato in 44 mila euro l’anno che saranno destinati ad altri interventi”, ad onor del vero però, va anche detto che in questa legislatura i consiglieri del PD a Guglionesi, hanno rinunciato ai compensi spettanti.

La proposta di legge della Venittelli dunque, oltre ad essere relativamente snella, prevede di abolire totalmente il famoso finanziamento pubblico ai partiti, percepito oggi in base alle spese per le varie campagne elettorali, al Parlamento, al Senato, al Parlamento Europeo e alle regionali, un finanziamento che soprattutto di questi tempi dice la deputata “è visto come un nuovo privilegio della politica, e il fatto che a pagare i partiti siano i soldi di tutti, non va proprio bene”. Che fare dunque? “Innanzitutto diciamo che a finanziare i partiti siano i cittadini, ma su base volontaria, ovvero – spiega la Venittelli – ogni cittadino che voglia in qualche modo aiutare economicamente il suo partito, dia dei contributi che, non resteranno fini a se stessi, ma potranno usufruire di un credito di imposta pari al 40 per cento del contributo versato, e in ogni caso, il credito di imposta non dovrà superare diecimila euro.

Questo consente innanzitutto che i finanziamenti siano trasparenti e comunque finalizzati al mantenimento delle iniziative del partito, partendo però dai circoli locali, e dall’altra parte, con la scelta che abbiamo fatto di consentire i contributi solo alle persone fisiche ci tiene lontani anche da probabili lobby o gruppi di potere che potrebbero, in qualche modo, veicolare le decisioni del partito”. A beneficiare di questa legge però saranno quei partiti e quei movimenti politici che hanno innanzitutto uno statuto che appunto preveda la politica tra i suoi punti, che abbiano almeno un rappresentante eletto nell’elezione nell’anno precedente al quale si chiede il contributo, o che nella medesima consultazione abbiano presentato liste in almeno tre circoscrizioni per il rinnovo del Parlamento.

“Insomma – conclude Laura Venittelli – una legge che vuole rimettere al centro la politica e i cittadini, in questo modo, realmente riportiamo la politica tra i cittadini, e gli stessi cittadini, nell’attimo in cui decidono per varie ragioni, di finanziare il proprio partito, potranno in qualsiasi momento chiedere conto dei loro soldi. E’ una scelta – riflette la Venittelli – che in questo momento è dettata dal fatto che purtroppo la situazione economica nazionale ed europea, mette in ginocchio cittadini e imprese, e i partiti devono fare la loro parte”.

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