LionsBerchicciPALATA – Il Lions Club Termoli Host, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Palata ha commemorato l’Amico Lions Luigi BERCHICCI ad un anno dalla sua morte, con l’apposizione di una lapide commemorativa apposta sulla facciata del palazzo di famiglia del medico. Nel pomeriggio si è svolto un convegno presso la sala consigliare del Comune di Palata dal titolo: “Luigi BERCHICCI – medico e uomo – la figura del medico condotto ed il suo ruolo storico e sociale nella comunità”.

Il Presidente del Lions Club Termoli Host Angelo DI FLORIO ha recato il riconoscimento del Lions Club International al dottor Luigi Berchicci il quale oltre ad essere tra i fondatori del “Termoli Host” ha saputo interpretare nella realtà i valori lionistici dando soccorso e aiuto ai bisognosi. Il sindaco di Palata Michele BERCHICCI ha rimarcato la preziosissima opera di aiuto del dottor Berchicci verso tutti i cittadini di Palata e il suo ruolo di vero riferimento morale e culturale per l’intero paese. II Presidente della Provincia di Campobasso Rosario DE MATTEIS ha ricordato Luigi Berchicci nei suoi ruoli di medico, sindaco e Presidente del Consorzio di Bonifica come un personaggio storico di Palata e dell’intera regione.

Moderatore dei lavori Carlo BEVILACQUA socio e amico Lions che dopo aver ricordato il fecondo apporto al Lions Club e i nobili sentimenti di Luigi Berchicci ha introdotto i relatori: la Dottoressa Elda DELLA FAZIA medico e socia del Lions Club ed il Prof Italo TESTA cultore di storia della Medicina e di storia molisana, già primario di Chirurgia dell’Ospedale Civile di Campobasso. La dottoressa Elda DELLA FAZIA ha ricordato di aver avuto la fortuna di conoscere il dottor Berchicci 40 anni fa e di frequentarlo negli anni successivi ricevendone un impressione notevole per la sua imponenza fisica, professionale, culturale, umana e morale. Un confronto che ha visto la dottoressa DELLA FAZIA prima nel ruolo di paziente e poi di collega.

Il Prof Italo TESTA ha realizzato un interessante escursus storico sulla figura del medico condotto dalla sua istituzione introdotta, nel periodo illuminista, da Giuseppe Bonaparte, per supportare, dopo lo scioglimento degli ordini religiosi, l’assistenza ai bisognosi fino ai giorni nostri. Il medico condotto ha svolto per anni la propria professione medica armato dei suoi pochi mezzi e della sua preparazione culturale, senza poter usufruire dei supporti diagnosti di oggi, ricevendo una modesta retribuzione. Questo approccio, dopo una prima fase di diffidenza, gli ha di solito procurato la stima e la vicinanza delle comunità dove operava, diventando spesso un vero riferimento a cui chiedere consigli non solo medici, ma anche personali. Il medico condotto in molti casi risulta una vera figura eroica, spesso mal sopportata dalle Amministrazioni Locali dalle quali dipendeva anche economicamente. Il diritto alle ferie, agli aggiornamenti e il riconoscimento di una giusta retribuzione furono conquistate solo dopo durissime lotte sindacali. Oggi la figura del medico condotto non esiste più, in quanto è sostituita dal medico residenziale, il quale ha abbandonato la medicina olistica agendo diversamente in maniera più burocratica, applicando dei protocolli e facendo ricorso a strumenti diagnostici avanzati, demandando spesso i pazienti a ulteriori visite di colleghi specialisti. Questo nuovo approccio ha provocato spesso una contrapposizione ed un allontanamento dei pazienti dal medico; forse anche per questo il ricordo della figura del medico condotto rimane cara a tutti noi. Nella medicina olistica spesso praticata dai medici condotti si riteneva che si dovesse giudicare nel suo complesso il sistema fisiologico dell’uomo, in cui i fattori biologici, psicologici e sociali sono fortemente interconnessi, si partiva dunque dal disturbo del corpo e si cominciava un’indagine al contrario per scoprire la causa del problema. Alla medicina olistica oggi si contrappone la scienza riduzionista che propone invece un approccio modulare che tende a dividere un sistema in parti più semplici da studiare.

La manifestazione si è conclusa con i saluti di Antonio PLESCIA Past President del Club Termoli Host, di Angelina FUSCO PERRELLA consigliere regionale e di Antonio D’AIMMO dirigente dell’Università Cattolica “Sacro Cuore” e socio del Termoli Host. La manifestazione ha riscosso un notevolissimo successo di pubblico a riprova di quanto sia sentito l’affetto e la riconoscenza della comunità palatese e molisana nei confronti di Luigi Berchicci.
Il Lions Club Termoli Host in uno spirito di amicizia “insieme per un mondo migliore”.

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