myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623 Elezioni Amministrative Termoli 2024

Nicola Felice
TERMOLI _ Ormai è prossima la campagna elettorale. Si è agli sgoccioli, sono quasi definite le candidature a sindaco: D’Ambrosio, Fasciano, Di Brino, Monaco, Di Giandomenico (in ordine di annuncio) si resta solo in attesa della definizione del Partito Democratico. Ogni candidatura a sindaco, ad eccezione di Fasciano, ha generato e genera discussioni, dissapori, ….. in ogni partito e/o coalizione di appartenenza. Ultimamente la candidatura, non prevista ma forse attesa se non temuta, di Remo Di Giandomenico sta generando un interesse particolare poiché si affianca all’altra candidatura del centro destra di Di Brino. Iniziano le prese di posizioni e riflessioni molto autorevoli, l’ultima quella dell’Assessore Regionale Gianfranco Vitagliano. Davanti a tanta cultura, esperienza, … che dire, più volte ho sempre sostenuto e credo che difficilmente si possa smentire che Gianfranco è capace, molto capace, capace di tutto! E’ indiscusso, come anche dichiarato da Vitagliano, che per Termoli e per il Basso Molise in questo momento di grande difficoltà, a seguito anche del fallimento dell’Amministrazione Greco, occorra una nuova Amministrazione con idee e progetti capaci di un rilancio dello sviluppo socioeconomico, guidata da persona esperta, autorevole e carismatica.

E’ bene rendere noto a tutti che in fase di definizione della candidatura a sindaco della coalizione di centro destra, da più parti veniva indicata una persona di grande esperienza politica e amministrativa, autorevole e carismatica, che avrebbe assolto in pieno il compito: essere tutore di tutti e riportare al ruolo regionale che merita Termoli e il suo territorio. La proposta, ben nota anche al buon Gianfranco, non è stata supportata dagli attuali rappresentanti del nostro territorio, anzi neanche presa in considerazione: non era confacente ai progetti su Termoli, di chi oggi pone e dispone dell’intero Molise, “meglio Basso”.

La verità non è mai tutta da una parte. Ognuno di noi ha la propria indole, guai ad essere uguali pur avendo avuto esperienza politica, amministrativa e attinto insegnamenti dagli stessi maestri. Chi come me forse ingenuamente ma coerentemente si lascia affascinare da ideali e principi solidi e chi invece, dotato di intelligenza e capacità rare, altrettanto coerentemente è sempre al fianco e a “servizio” del potente di turno per conservare il “potere” anche se un potere riflesso. Peccato! E’ indubbia la gravità dello stato che oggi Termoli e il Basso Molise vivono. Ognuno ha delle proprie responsabilità, ma soprattutto quelli a cui era stato affidato dal popolo il compito di tutelare gli interessi della nostra collettività nelle varie istituzioni. In pratica negli ultimi anni Termoli non ha avuto rappresentanza.

E’ vero, come dice Gianfranco, che la comunità di Termoli è costituita da uomini e donne umili e laboriosi, ma è altrettanto vero che per Termoli oggi occorra una orchestra di orchestranti che suonino una sinfonia e non più, come in questi ultimi anni, solo una nota, la nota del Direttore! Ecco perché chiunque ravvisi questa fase di difficoltà ha il dovere e il diritto di partecipare, nel ruolo che ritiene opportuno, soprattutto deve partecipare chi già nel passato ha tratto benefici. Il popolo elettore deciderà.

*Portavoce del movimento “Liberi e Solidali per Termoli” 

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7 Commenti

  1. Carissimo On. Di Giandomenico, ti sosteniamo tutti,sono un giovane universitario,sei una brava persona non assomigli affatto a quel IORIO che pensando che la gente sia affetta da scabbia si è fatto installare un ascensore personale…Professore che tristezza,pensare che la gente muore di fame.Termolesi stringiamoci intorno al gattone tutti.Votate Remo

  2. chi ama…
    Dici di amare Termoli… ma chi ama non si mette di “traverso”. Rimane affianco, contribuisce con due o tre liste o venti, ma nella coalizione. Poi alla fine della “fiera” conta i consiglieri di maggioranza che fanno riferimento al raggruppamento autoctono e concorre ad amministrare Termoli. Diversamente butta a mare tutti gli ingenui candidati che finiranno nei 12 consiglieri d’opposizione e, intanto “sua Santità impera”… ma sono finiti i bei tempi e il 29 marzo è già “domani”

  3. In democrazia avere una linea politica diversa non significa mettersi “di traverso”. Vuol dire esserci, dire la propria, contribuire al dibattito, anche rimanendo minoranza nella maggioranza.
    Questa si chiama DEMOCRAZIA. Eppoi perchè preoccuparsi se avete 11 liste, tanti candidati e tanti supporter!!!