TERMOLI _ Richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Larino a carico di 4 persone di Termoli, gestori di 3 night-club finiti nel mirino della Polizia di Stato nell’ambito di un mega blitz scattato a sorpresa lo scorso anno che determinò il sequestro dei locali notturni della città e l’arresto di 10 persone. Un vero e proprio terremoto nel mondo della “Termoli bynight” quello messo a segno dalla Questura di Campobasso in Basso Molise lo scorso dicembre 2010 e che ora approda ad una prima svolta dell’inchiesta con le richieste di processo formulate dagli inquirenti frentani a carico degli indagati termolesi, la cui posizione è stralciata.

 L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 7 febbraio. Davanti al Gup del Tribunale di Larino dovranno presentarsi le 4 persone della città di cui i titolari del Fashion Club e degli altri due night requisiti lo scorso anno.

A loro carico pende l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Nell’occasione, il giudice per le udienze preliminari dovrà decidere se rinviare o meno a giudizio i 4. L’Operazione della Squadra Mobile della Questura di Campobasso scattò il 23 dicembre scorso in piena notte. Era l’alba quando 10 persone furono arrestate e tre finirono agli arresti domiciliari per sfruttamento della prostituzione. L’operazione interessò i tre locali situati tra Difesa Grande e via Corsica, tutti sottoposti a sequestro.

A dare man forte agli agenti locali anche il reparto prevenzione del crimine di Pescara, a conclusione di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Larino. Secondo l’accusa nei night in questione alcune giovani e belle straniere sarebbero state costrette a prostituirsi. Donne di varie età arrivate in Italia quasi sempre con la promessa di un lavoro regolare e che, invece, si sarebbero ritrovate in un sistema che gestiva una vera e propria rete di prostituzione dalla quale era divenuto difficile se non impossibile allontanarsi.

I Poliziotti, per smascherare il “traffico” di belle ragazze dell’est-Europa, si sarebbero recati nei tre locali notturni fingendosi clienti ed acquisendo, in tal modo, elementi decisivi per le indagini. A segnalare quanto accadeva a Termoli sarebbero state alcune delle sfortunate, stanche e disperate dopo mesi e mesi di sfruttamenti e ricatti messi in atto, sembrerebbe, dai gestori dei locali che trattenevano per sé gli introiti derivanti dalle loro prestazioni sessuali.

Articolo precedenteMicaela Fanelli vota contro Assestamento bilancio Provincia. “No a sponsorizzazioni a pioggia nel capitolo cultura”
Articolo successivoRaffica di denunce dei Carabinieri a Lucito, Rotello e Campobasso
Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa