TERMOLI _ Le associazioni di categoria del commercio esprimono parere negativo all’ulteriore concessione di aperture domenicali e festive dei centri commerciali a Termoli, ribadendo la posizione gia’ assunta in precedenza al Comune di Montenero di Bisaccia. Lo hanno fatto sapere in una nota congiunta la Confcommercio, Casartigiani, Confartigianato, Ferderconsumatori, Adoc, Ugl Terziario, Filcams-Cgil e Uiltucs Molise.

In più circostanze le scriventi hanno evidenziato l’assoluta criticità che il nuovo disposto normativo così come approvato produrrà sull’intero sistema del commercio molisano;
– la liberalizzazione delle aperture domenicali non può essere il solo punto di arrivo di una nuova legge sul commerci e che la stessa non può ritenersi né sufficiente né utile al sostentamento di un settore strategico dell’economia molisana;
– in merito alla necessità di rilanciare il settore, tutte le parti hanno evidenziato la necessità politica dell’elaborazione di un piano di sviluppo commerciale agganciato alla programmazione economica regionale che tenga conto delle criticità esistenti e delle opportunità che si potrebbero creare. Considerato che:
– la mancanza di un centro di bilanciamento nella gestione delle aperture festive e domenicali originariamente individuato dalle parti nell’Osservatorio regionale con compiti di monitoraggio , sta creando le condizioni per una liberalizzazione selvaggia e completa delle aperture domenicali;
– la nuova disciplina comporta un grave sbilanciamento in favore della grandi catene di distribuzione assestando un colpo durissimo, forse mortale, ai piccoli imprenditori commerciali che tra mille difficoltà cercano di portare avanti dignitosamente la loro attività;
– l’apertura indiscriminata per l’intero anno dei centri commerciali non ha alcuna ragione giuridica, non trattandosi di servizi essenziali e indispensabili per la collettività e altera in modo grave e pregiudizievole l’alternanza dei tempi di vita e di lavoro costituzionalmente salvaguardati nell’interesse della “persona” , lavoratori in primis, coinvolti da tali scelte , una politica che colpisce il lavoro, le famiglie, la qualità delle loro vite e impoverisce la struttura economica molisana;
– una simile liberalizzazione non comporta alcun occupato in più ma solo un’accentuata concorrenza, spesso al ribasso sul piano dei diritti dei lavoratori da parte delle catene commerciali, nonché la chiusura e la conseguente perdita di ulteriori posti di lavoro derivanti dalle piccole attività commerciali con ricadute nefaste sul bilancio occupazionale e sul tessuto produttivo esistente.

Tutto quanto premesso e considerato ai sensi e per gli effetti dell’articolo 5 legge regionale n° 20 del 2010, esprimono il loro parere NEGATIVO in merito all’ulteriore concessione di aperture domenicali e festivi al Comune di Termoli, ribadendo la posizione già assunta in precedenza relativamente al Comune di Montenero di Bisaccia.

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