CAMPOBASSO _ “Mi vergogno. Consigliere regionale del Molise della IX legislatura, esprimo rammarico, delusione e perfino un senso di vergogna per il ritardo ingiustificabile di dieci anni con il quale si è giunti all’approvazione del nuovo statuto regionale, e soprattutto per le scelte, anzi per le non scelte, che ne hanno inquinato il testo. Ebbene, mentre in Parlamento si sta procedendo all’approvazione dei decreti attuativi del federalismo, il Molise arriva tardi e male ad adeguare il proprio ordinamento statutario, risalente al 1971, alle modifiche costituzionali del 1999 e del 2001. Con dieci anni di ritardo.

Nello Statuto approvato oggi manca totalmente una visione istituzionale adeguata ai tempi che viviamo, mentre risultano visibili tutte le anomalie di un comportamento politico che in questi anni ci ha abituato a vedere piegate le istituzioni e addirittura la legislazione alle esigenze elettorali del momento contingente.

Non c’è altra chiave di lettura per giustificare la previsione statutaria di ben 8 assessori esterni, dell’aumento del numero dei consiglieri a 32 e addirittura della figura del sottosegretario. Mentre i cittadini chiedono a chi fa politica un atto di sobrietà, la maggioranza di Michele Iorio continua ad aumentare i costi della politica, aumentando correlativamente il numero di poltrone, in barba a quel sentimento popolare diffusissimo che chiede il contrario.” Massimo Romano Consigliere regionale Costruire democrazia

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