TERMOLI _ La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Termoli ha intensificato, nel pieno della stagione estiva, l’attività di vigilanza e controllo sul litorale molisano con particolare riferimento alla tutela della sicurezza della balneazione ed al rispetto delle norme sulla filiera della pesca ed in materia di uso del demanio marittimo. Nel pomeriggio di ieri la motovedetta CP885 ha soccorso lungo il litorale nord all’altezza del “grattacielo” un’imbarcazione da diporto a vela con tre persone a bordo partita da Ortona che in corso di navigazione è stata investita dal fortunale che ha interessato anche la città di Termoli. Nel trascorso fine settimana il personale imbarcato sul battello pneumatico GC 200 ha individuato, e quindi sanzionato, cinque conduttori di altrettante unità da diporto che navigavano nella zona di mare entro i 300 metri dalla costa riservata alla balneazione e due unità che invece erano sprovviste della prevista documentazione di bordo.

In materia di filiera della pesca gli uomini della Capitaneria di Porto di Termoli hanno invece effettuato sul litorale molisano, nelle giornate dal 19 al 22 luglio, a similitudine di quanto effettuato su scala nazionale, un’apposita operazione complessa, denominata “Audax”, condotta sia via mare che via terra, Nell’ambito di tale attività è stato constatato l’utilizzo a bordo di tre motopescherecci, al rientro dalla battuta di pesca, di reti non consentite, con misura inferiore alla minima. Tali reti sono state sequestrate ed a ciascuno dei tre comandanti è stata elevata la prevista sanzione amministrativa di 4.000 euro.

Un veicolo stradale adibito al trasporto di prodotti ittici ed un punto vendita al dettaglio hanno violato le norme sulla tracciabilità del pescato; un altro veicolo non ha invece garantito il rispetto della prevista temperatura per il corretto mantenimento dei prodotti ittici; un titolare di un ristorante deteneva invece, per somministrazione al pubblico 13 Kg di vongole prive di bollo sanitario. Via mare è stata invece verificata l’avvenuta localizzazione nella fascia di mare riservata alla balneazione, di cinque attrezzi da pesca denominati “nasse”, che sono state sequestrate. L’operazione sulla filiera della pesca ha comportato, nel complesso, l’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 38.000 euro ed il sequestro di 8 attrezzi da pesca e circa 140 Kg. di pescato.

Intensa è stata altresì l’attività di verifica sul demanio marittimo. A Campomarino sono stati eseguiti, sotto il coordinamento dell’autorità giudiziaria di Larino, sequestri in quattro stabilimenti balneari stagionali per avvenuta installazione non autorizzata di strutture varie e posizionamento di ombrelloni in numero superiore al consentito. Oltre al sequestro è scattata, nei confronti dei vari titolari, la prevista denuncia penale. Un altro concessionario è stato infine denunciato per cambio d’uso di parte di area demaniale marittima senza la prescritta autorizzazione ed un altro per istallazione, nella propria area, di una recinzione non autorizzata. Sempre sul versante del controllo del territorio sono state elevate in ambito portuale n. 83 sanzioni per violazione al codice della strada.

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