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Lo dice Paolo Santangelo della Fipe Confcommercio che attende il merito del ricorso Tar.

Locale dancing all’aperto

TERMOLI _ Siamo in prossimità dell estate e puntualmente ci si ripropone il problema di ordinanze e sentenze deleterie perla cittadinanza e Il turismo. Pochi giorni fa è comparso sui quotidiani locali un articolo riguardante una sentenza del tribunale su un ricorso presentato da Codacons. Volevamo tranquilllzzare a tal riguardo, tutti coloro che si sono allarmati per la decisione in questione presa dal tribunale che stabilisce il limite della mezzanotte e non superando il limite dei 3 decibeL per le attività ludiche e quelle legate alla musica. I provvedimento cautelare d’urgenza ex, Art. 700 cpc. (tutela del diritto alla salute). inibisce ‘Amministrazione Comunale dal promuovere manifestazioni di questo genere nella zona del Borgo Antico. A tal proposito volevamo precisare che il provvedimento attuato riguardo solo ed esclusivamente, un ricorso presentato, dopo una denuncia da parte dei cittadini del Borgo, che riguardava una manifestazione organizzata il 22 Agosto 2008, riguardante lo sagra del pesce.

Per l’occasione furono effettuati rilievi fonometrici che comprovarono che per quell’occasione si superavano i parametri previsti, Tutto ciò però non ha nessuna attinenza con il ricorso presentato dalla F.l.P.E./Confcommercio dove fu ottenuta la l’immediata sospensiva dellordinanza comunale n° 199/08 emanata dal sindaco Greco, che riguardava la disciplina sui rumori e di conseguenza il problema relativo ai pubblici esercizi che organizzano serate danzanti all’aperto, ad oggi non abbiamo ancora ottenuto la sentenza definitiva del TAR! 
 
Speriamo e crediamo veramente che la questione si possa risolvere nel migliore dei modi, sensibilinando anche il Codacons a non tener conto solo del turismo familiare ma a considerare , consumatori anche coloro che hanno voglia di divertirsi con un sano e piacevole divertimento. Riteniamo che il turismo a 360° si taccia tenendo conto di van aspetti logistici ed economici della città e non riteniamo certamente che la città di Termoli possa sopportare una forma di turismo sostenibile, allora ci chiediamo di cosa vuole vivere la città di Termali.

Turismo responsabile?
Turismo incoming?
Turismo Last minute e low-cost?
turismo sostenibile?
Ecoturismo?
Turismo del divertimento?
turismo Congressuale ?
Turismo termale 
Turismo enogastronomico?
Turismo religoso
Potremmo continuare ancora per molto ma ci fermiamo per dare possibilità alle istituzioni di riflettere e capire, prima che sia troppo tardi, quale futuro scegliere per la nostra Regione    

Presidente FIPE/Molise
Paolo Santangelo
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1 commento

  1. le regole
    Caro dr. Santangelo la conosco come una persona seria e professionalmente preparato, fatto questa premessa le chiedo di fare una riflessione relativa al disturbo della quiete pubblica. Determinate attività che esercitano intrattenimento danzante all’aperto, per evitare che la libertà altrui venga violata possono sicaramente munirsi di strumenti musicali ” direzionali” : Detti strumenti insonorizzano, ma purtroppo hanno un costo maggiore di quelli normali. Poi forse le attività hanno autorizzazioni per far intrattenere un numero di persone e poi invece ne fanno entrare 20/30 volte in più da quando realmente autorizzati. Infatti fanno questo forse per aggirare le norme anticendio, con i relativi materiali ignifuchi, servizio d’ordine, siae ecc. ecc.
    Quindi ho constatato che nel basso molise le regole alcune volte vengono sempre raggirate e quindi le attività forse non a norma, poi coloro che non le rispettano non possono pretendere che chi viene leso da un fracasso musicale cerca di far valere un proprio diritto. Il vero imprenditore turistico deve prima di tutto investire seriamente e mettersi in regola con le normative del settore ed avere una vera conoscenza di quello che và ad intraprendere come attività commerciale e non alla meno peggio. Se un imprenditore vuole aprire una discoteca deve avere tutte le caratterstiche per tale attività e non per ” intrattenimento danzante” e poi farla diventare una discoteca.