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CAMPOBASSO _ L’Eurodeputato molisano, On. Aldo Patriciello, prenderà parte all’evento “Notte dei Ricercatori” dell’Università degli Studi del Molise insieme agli Atenei della Basilicata e della Puglia facenti capo alla Federazione del sistema universitario dell’area mediterranea. L’iniziativa, che si terrà il 23 settembre presso la sede dell’ateneo di Campobasso in Via De Sanctis a partire dalle ore 17:30, è promossa dalla REA (Research Executive Agency) tramite il Programma Quadro in Ricerca e Sviluppo Tecnologico che coinvolge ogni anno centinaia di ricercatori ed istituzioni di ricerca in tutti gli Stati membri. Obiettivo diffondere la conoscenza della figura del ricercatore e valorizzare la sua professione nonché tutto il mondo della ricerca scientifica. Presenti, tra gli altri, per l’occasione il rettore dell’Università degli Studi del Molise, Giovanni Cannata, il Preside della Facoltà di Medicina, Giovannangelo Oriani, e quello della Facoltà di Agraria Emanuele Marconi.

“Mi fa molto piacere vedere che anche l’Ateneo molisano abbia aderito ad una iniziativa, di respiro europeo, dedicata alla ricerca. Investire in questo settore – afferma Patriciello – significa creare nuove opportunità di sviluppo che si traducono in posti di lavoro, competitività e prosperità economica. In quest’ottica diversi sono i bandi aperti rientranti nel Settimo Programma Quadro ed è negli obiettivi di queste iniziative che rientra il ruolo strategico delle università quale sistema di produzione della conoscenza, attorno alle quali può essere creato uno spazio europeo di ricerca. Questo può avvenire tramite l’interazione con il mondo imprenditoriale e con le amministrazioni locali anche per invertire quella tendenza negativa che vede il nostro meridione investire meno nel settore ricerca rispetto alle regioni del nord Italia ed europee.

Il nuovo programma Quadro Horizon 2020, al vaglio in questi giorni a Bruxelles, si caratterizza per essere un piano che racchiude in sé tutti i programmi finora promossi. Un nuovo sistema di finanziamento integrato – conclude l’eurodeputato – destinato alle attività di ricerca teso ad incentivare la cooperazione transfrontaliera con una incidenza minore della burocrazia. Tre le parole chiave di un’opera che vuole invertire l’andamento europeo di questi ultimi anni figurano eccellenza di infrastrutture, formazione e mobilità dei ricercatori; competitività e sfide sociali”.

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